Verona, "le 16 coltellate? Un attimo di debolezza": Laura "sbalordita" per i concittadini del suo ex

“Le 16 coltellate? Un momento di debolezza”. Un commento che ha gelato l’intero studio di Canale 5 e che ha gettato nello sconforto e nella delusione Laura Roveri. La ragazza 25enne di Nogara aggredita dall’ex fidanzato, Enrico Sganzerla, è rimasta sconcertata davanti alle telecamere. Non voleva credere che un concittadino e conoscente del commercialista di 42 anni avesse pronunciato quelle parole. Intervistato dall’inviato della trasmissione “Mattino5”, un ceretano ha esordito spiegando che l’aggressione fu “un momento di debolezza, che può capitare a tutti… Ma per me resta un bravo ragazzo”. Dopo le testimonianze di altri veronesi la parola è tornata in studio, dove il presentatore è esploso nella domanda retorica “Fatemi capire… Ma c’è qualcuno che ha detto che è una brava persona? C’è qualcuno che ha detto che è stato un errore? Ma è impazzita la gente?”. All’imbarazzo ha dovuto far fronte anche Laura che, ospite in studio con il proprio avvocato, Paolo Mele, si è detta “sbalordita. Alla gente si è girato il cervello”.

“Sono rimasta sconcertata nel sapere che l’uomo che ha cercato di uccidermi è tornato a casa dei genitori e vive a 10 minuti di auto da casa mia. Faccio fatica a crederci. Non pensavo di dover dedicarmi a questa situazione che ha delle evidenze che difficilmente possono essere contraddette. Un tentato omicidio premeditato volontario. E lui è ai domicliari dopo 5 mesi. Sono anche molto arrabbiata perché mi sono sentita lasciata sola da una magistratura insensibile”. Sganzerla è rispettato, nel suo paese. Sicuramente dalle persone che lo conoscevano direttamente e che frequentavano posti simili. Come gli amici del circolo di tennis. “Rispettoso, salutava tutti”, dice uno; “Una bella famiglia ma non è loro la colpa. Non è mai colpa dei genitori quando succedono queste cose”, è un altro commento; all’inviato di Canale5 avrebbe parlato anche il padre del commercialista ma ha desiderato non essere registrato perché voleva “tenere per sé la sofferenza. Perché se potesse parlare offenderebbe la ragazza”. Danno e beffa, per Laura che alle parole (riportate) dell’uomo e alla difesa della madre del 42enne risponde di dover “ridere per non piangere. Alla condizione mentale di una persona che difende colui che stava per uccidere la sua ragazza… beh insomma, credo che ci sia qualche problema da risolvere”.

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Non ci è andata leggera nemmeno Alessandra Mussolini, ospite in trasmissione: "È stata un’aggressione violentissima, come si fa a dire che si è ravveduto? In realtà, agli arresti domiciliari ci sta la vittima perchè non può uscire di casa ed è costretta all'ansia perdurante. Abbiamo un'ingiustizia sociale. Quello è un carnefice".

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