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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Verona, sagre e manifestazioni "caciarone" in Bra: voce alta contro gli eventi nel salotto cittadino

Titolari di negozi e ristoranti fanno tornare la polemica dopo il palco per "Boxe-motion" installato a fronte Arena. Qualche giorno fa l'ex campione del tennis Panatta si era scagliato contro le decisioni dell'amministrazione

Il dubbio, c’è da dirlo, viene. Quali sono le motivazioni che spingono la Soprintendenza a negare o autorizzare i vari eventi in piazza Bra? Meglio una rassegna sportiva con ex campioni dello sport ad insegnare a centinaia di bambini o un palco di ferro con muscolosi trainer che si animano al ritmo di musica dance? Le norme sull’utilizzo della celebre piazza a fronte Arena torna prepotentemente a far discutere. E la discussione è passata dall’anfiteatro al Comune, condivisa dall’ex campione di tennista Adriano Panatta che qualche giorno fa si era infuriato per l’accoglienza della città nei confronti della manifestazione che organizza da anni, “Un campione per amico”, relegata nel piazzale del Palasport. E oltre agli scontri tra la Soprintendenza i veronesi sono consapevoli di quelli tra Prima circoscrizione (centro storico) e Comune e le lamentele di residenti e negozianti. Domenica pomeriggio in piazza c’era la manifestazione “Allena il tuo cuore. Boxe per Avis” che spingeva alla donazione di sangue attraverso la disciplina di “boxe-motion” (una variante della fit-boxe, esercizi di fitness basati sui movimenti delle arti marziali). Spiega L’Arena che

il salotto di Verona appariva ancora una volta trasformato in un'arca di Noè confusa e trabordante, col disappunto dei titolari dei locali del Liston, e sotto lo sguardo piuttosto perplesso dei turisti che, quando si siedono ad un tavolino della Bra (dove non si paga neppure poco), si presume desiderino guardare l'Arena, non baracconi e palchi di dubbio gusto, con esibizioni che poco hanno di artistico.

E ad alzare la voce sono gli esercenti, dei locali e dei negozi:

«È pazzesco. già i tempi non sono rosei, e in più la domenica pomeriggio, anche oggi (ieri per chi legge, ndr.) c'è una musica da discoteca, con una manifestazione che davvero non capiamo in che modo possa conciliarsi con questa piazza», sbottavano a metà pomeriggio alcuni titolari dei locali del liston, dal Vittorio Emanuele al Liston 12.

«E dire che quella volta che il pianista di strada Paolo Zanarella aveva tentato di suonare l'hanno cacciato via, e invece lasciano questo caos», osserva un dipendente del Vittorio Emanuele. Che aggiunge: «Non abbiamo nulla contro nessuna manifestazione, ma non si può fare della piazza che è il biglietto da visita della città il contenitore di ogni sagra, ogni domenica. Noi perdiamo i clienti».

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