Verona, ruba la collana d'oro di una salma durante l'esumazione in cimitero, beccato
I famigliari presenti si accorgono che manca il gioiello di cui avevano chiesto la restituzione all'apertura della bara. Radunati gli operai della dtta dei servizi cimiteriali: un 30enne tunisino la getta a terra: "E' questa"
Durante l’esumazione i parenti si erano accorti che mancava qualcosa alla loro cara defunta. Una collana d’oro con la quale doveva essere sepolta e di cui era stata chiesta la restituzione. Purtroppo il gioiello era già finito nelle tasche di qualcun altro. Ovvero in quelle di un 30enne di origine tunisina, operaio della ditta “Nicolini”, in servizio al cimitero monumentale di Verona. Vedendo che la collanina mancava, i famigliari si erano rivolti ad Agec che poi si occupò di indagare tra gli addetti ai servizi funebri. Durante la riunione con il responsabile della Nicolini, il giovane nordafricano avrebbe estratto dalle tasche il gioiello e l’avrebbe buttato a terra, scusandosi del fatto. Partì così la denuncia e le indagini dei carabinieri. L’uomo dichiarò di averla trovata a terra, vicino a due fosse. La sua debolezza fu quindi di essersele messe in tasca invece di riconsegnarle. Un gesto che ora gli è costato il patteggiamento di 4 mesi e 300 euro di multa davanti al giudice. Niente pena sospesa per lui, dati alcuni piccoli precedenti.
La vicenda sarebbe partita dalle operazioni di esumazione che gli operai stavano svolgendo nel camposanto cittadino. Come spiegano i quotidiani locali, stava sistemando una salma nella fossa adiacente a quella della signora con la collana. Interrogato sulla vicenda e venuto a conoscenza delle imminenti perquisizioni personali da parte dei carabinieri, andò a riprendere la collana che aveva avvolto in un sacchetto di plastica e gettato nel cestino. “Perché avevo paura”, avrebbe ammesso.
