Se le son date di santa ragione durante la festa di San Lorenzo ad Albaro di Ronco all’Adige. Schiaffi, pugni, calci e parolacce per “qualche incomprensione”, scaturita in lite e poi in rissa. In tre, tutti di origine marocchina, sono finiti nei guai per rissa, lesioni e minacce. Ad accendere la miccia ha comunque contribuito l’alcol di tante birre trangugiate. Fatto sta che tra le 0e30 e l’una di notte di lunedì scorso, i tre 30enni hanno cominciato a picchiarsi vicino alla chiesa parrocchiale.

Una rissa furibonda che ha fatto temere per il peggio i diversi testimoni presenti. A rimetterci è stato, come in molti altri casi, colui che ha cercato di dividerli e di sedare la violenza. In servizio per le emergenze con l’ambulanza, un volontario del Pronto soccorso, notato che uno dei tre cominciava a perdere parecchio sangue, si è avvicinato e ha rimediato un violento pugno in volto. All’ospedale c’è finito pure lui e la prognosi di guarigione gli è stata fissata in 10 giorni. Nel frattempo non sono migliorate le cose su quello spazio pubblico trasformato in ring. I tre marocchini, al culmine della furia, hanno minacciato alcuni passanti con alcuni cocci di bottiglia e hanno danneggiato con i sassi una macchina parcheggiata poco distante. I carabinieri, giunti sul posto dopo la chiamata al 112, hanno dovuto sistemare tutto calmando i violenti e ammanettandoli. Una notte passata in cella di sicurezza, nella caserma di Legnago, evidentemente è bastata per “rinfrescare le idee”. Davanti al giudice, il mattino dopo, l’arresto è stato convalidato. I tre sono stati rimessi in libertà previo pagamento di 200 euro di multa.