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Cronaca Centro storico / Corso Porta Nuova

Verona, ricorsi contro la multa in Ztl destinati a fallire. Il giudice: "Quelle multe sono valide"

Il caso era esploso due anni fa, dopo la sentenza del giudice di pace che dava ragione ad una automobilista che aveva raccolto 91 sanzioni. Lei si era rivolta ad un avvocato. Molti avevano seguito l'esempio. Ora le sette sentenze "macigno"

Qualsiasi cosa contemplata dal Codice andava bene, pur di non pagare le multe. E così via ad avvocati, consulenze e sentenze dei giudici. Al centro della bufera c'era la Ztl di Verona, come spiega il Corriere Veneto. Da inizio anno le multe registrate dalla polizia municipale sono state 76mila e 948. Due anni fa il giudice di pace aveva dichiarato "illegale" la Zona a traffico limitato della città partendo dal caso di una donna automobilista che doveva saldare 91 sanzioni per violazione. La "vittima" di tanto accanimento da parte dei vigili si era rivolta ad un avvocato per il ricorso ed era arrivata ad "avere ragione" sulla questione. Secondo il giudice, in base ad una sentenza della Corte di Cassazione, la Ztl doveva essere istituita da un dirigente comunale e non il sindaco (in quel caso Paolo Zanotto: sono passati otto anni dall'introduzione della Ztl). Un "vizio" di forma. Inutile dire che il Comune aveva giurato battaglia in appello. Anche per scoraggiare tutti gli automobilisti che da lì a poco avrebbero preso esempio dalla donna e avrebbero fatto ricorso. Come ricorda il Correre Veneto, il giudice del Tribunale civile aveva spiegato che

"il ricorrente in primo grado aveva dedotto, quali motivi di invalidità dei verbali impugnati, la circostanza che la Ztl in cui era entrato il predetto autoveicolo era stata istituita con ordinanza del sindaco numero 35 del 14 aprile 2005, anziché, come richiesto dalla legge, da un provvedimento del dirigente competente, e la nullità dei verbali per vizi di notifica"

La controversia, tuttavia, sembra destinata ad essere chiusa, gradualmente ma definitivamente. Sono arrivate negli scorsi giorni sette sentenze a favore dell'amministrazione comunale. In sintesi il giudice ha deciso che le multe sono valide e che le telecamere installate negli accessi delle Ztl costituiscono prova di violazione.

"il provvedimento viziato da incompetenza consisteva in un'ordinanza limitativa della possibilità di circolazione all'interno della Ztl cosicché i cittadini erano comunque tenuti a osservarle, a prescindere dall'organo che lo avesse adottato"

Insomma: l'eventuale divieto nella Zona a traffico limitato va rispettato a prescindere da chi l'ha introdotto. Un "macigno" per coloro che hanno già presentato ricorso. Che oltre alle multe dovranno saldare l'onorario del proprio legale difensore.

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