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Cronaca San Giovanni Lupatoto / Via Antonio Gramsci

Verona, rapina in villetta e aggressione a San Giovanni Lupatoto: due arrestati

In meno di un giorno dal raid in via Gramsci è finito in manette uno dei presunti malviventi. Dopo pochi giorni anche l'altro. I carabinieri continuano le indagini. La signora Zanini era stata legata e minacciata in casa

Ne hanno beccato uno in meno di un giorno dalla rapina che avrebbe compiuto assieme al complice. Il secondo è finito in manette pochi giorni dopo. Entrambi sono stati dunque sottoposti al fermo di polizia. Fortissimi i sospetti e gli indizi raccolti dai carabinieri che si tratti dei responsabili dell'aggressione alla signora Rita Zanini, 65enne residente a San Giovanni Lupatoto. Proprio nella villetta che divide con il marito in via Gramsci si è consumata la rapina di due malviventi, mercoledì scorso. Loro due, un italiano e un straniero, compariranno davanti al giudice per le indagini preliminari mercoledì mattina, per la convalida dell'arresto. Le investigazioni sono ancora in corso e coordinate dal pm Valeria Ardito, come sostiene il Corriere Veneto.

LEGATA E RAPINATA IN CASA: I LADRI FUGGONO CON 15MILA EURO

Il raid in via Gramsci era avvenuto alle 17: davanti alla porta di casa la signora Zanini si era trovata due uomini. Con la scusa di chiedere informazioni si erano fatti aprire: "Mi serve il numero di cellulare di suo figlio per prenotare i campi da calcetto che gestisce", avrebbe udito la donna. Lei non aveva aperto subito. Non si era nemmeno accorta che dietro il primo uomo ce n'era un altro. Lei aveva detto di non sapere nulla e che comunque il numero era affisso sul cancello degli impianti sportivi. Lui ha insistito. La donna aveva aperto e si era voltata un secondo per raccogliere il numero dentro ad un mobiletto in entrata. A quel punto la coppia era entrata in azione: un botta sulla testa per stordire la proprietaria di casa, trascinarla su una sedia, legarla e imbavagliarla col nastro da pacchi. Volevano le chiavi della cassaforte. Sapevano che in casa c'erano contanti e gioielli. Le minacce con un coltello hanno sortito il loro effetto e la donna ha ceduto. In pochi minuti i furfanti hanno arraffato tutto il contenuto della cassetta, circa 15mila euro tra gioielli in oro e contanti. Poi la fuga, lasciando la poveretta immobilizzata per tre ore. Solo alle 20, infatti, è stata liberata.

L'ha trovata il figlio che era rincasato assieme al padre. Sul posto, in serata, i lampeggianti dei carabinieri avevano trasformato la tranquilla strada di San Giovanni in una zona assediata. Gli specialisti della Scientifica hanno fatto il loro mestiere, gli investigatori idem. In poco meno di 24 ore era stato individuato un presunto responsabile, in una settimana la coppia era in cella.

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