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Verona e provincia, cresce il numero di over 65. E due su cinque sono "single"

La più alta percentuale di anziani divorziati del Veneto è stata registrata nella zona scaligera, secondo l'indagine Spi. Così come il tasso di pensionati con un assegno previdenziale inferiore ai mille euro lordi al mese

Anche in provincia di Verona la popolazione è sempre più anziana. Non solo. Il territorio veronese, oltre a registrare in Veneto il più alto numero di over 65 divorziati, ospita la quota e la percentuale più elevata di pensionati con un assegno previdenziale inferiore ai mille euro lordi al mese.

Sono numeri emblematici quelli che emergono dall'indagine sull'invecchiamento della popolazione veneta che lo Spi Cgil regionale ha effettuato elaborando gli ultimi dati dell'Istat. Ma non devono far preoccupare. Perché gli anziani, considerati una fascia debole, possono invece rappresentare una grande risorsa, se accompagnati da politiche adeguate.

Dall'indagine dello Spi emerge che nel Veronese gli ultrasessantacinquenni - i quali sono soggetti a politiche specifiche soprattutto nel campo del Welfare e della Sanità - sono più di 196 mila (196.782) e rappresentano il 21,3% della popolazione totale. Rispetto al 2006 si registra un aumento del 18,7%, leggermente inferiore alla media regionale del 19%. Il 57% degli over 65 inoltre è donna.

L'indice di invecchiamento - che è definito dal rapporto fra anziani (over 65) e giovanissimi (under 14) – è fra i meno consistenti del Veneto ma è comunque significativo. Nel 2006 in provincia ogni 100 giovanissimi c'erano 133,2 anziani, ora questo rapporto è di 100 under 14 ogni 148,9 ultrasessantacinquenni, con un aumento dell'11,8% in dieci anni.

Molte persone anziane sono sole, perché vedove, celibi o nubili, o divorziate. In questa categoria nel Veronese rientrano 76.649 persone, per lo più vedove, soprattutto donne. Calcolatrice alla mano, circa due ultrasessantacinquenni veronesi su cinque sono presumibilmente soli, perché celibi/nubili (16.138 nel 2016 in leggero calo rispetto al 2006), vedovi (55.828) o divorziati (4.683). proprio per numero di divorziati over 65 anni la provincia scaligera detiene la quota maggiore di tutta la regione. Il numero di anziani soli in provincia, comunque, è in crescita dell'4,7% rispetto a dieci anni fa e, dopo Rovigo, è la variazione più bassa di tutto il Veneto.

Per quanto riguarda gli ultraottantenni - per i quali entra in campo tutto l'importantissimo tema della non autosufficienza – la provincia di Verona ne conta poco meno di 60 mila con un rapporto di 6,4 over 80 ogni 100 abitanti. In dieci anni il numero è cresciuto di un ragguardevole 34,1%, passando dai 44.385 del 2006 ai 59.538 del 2016. In questa categoria, troviamo per il 65% donne, che hanno una aspettativa di vita superiore rispetto agli uomini.

L'indagine dello Spi Cgil ha preso in esame anche altri dati che completano il quadro dell'invecchiamento nel Veronese. Anzitutto, in dieci anni è quasi triplicata la quota di anziani stranieri: dai 1.019 del 2006 ai 2.888 del 2016 l'incremento è del 183,4%. Naturalmente la presenza delle donne in questa categoria è superiore agli uomini: 1.833 contro 1.055. Gli ultracentenari a fine 2016 sono 293 (solo il Trevigiano ne ha di più) contro i 136 di dieci anni prima (+ 115,4%). Anche in questo dato dominano nettamente le donne: 262 contro 31 maschi.

Non poteva mancare, naturalmente, l'argomento pensioni che lo Spi Cgil del Veneto ha spesso analizzato evidenziandone le criticità. Come già sottolineato il 37% dei pensionati veronesi (86.763) vive con una pensione lorda inferiore ai mille euro al mese. In questa fascia di reddito rientra oltre la metà di tutte le pensionate e circa il 25% dei pensionati.

“L'indagine che abbiamo condotto confrontando i dati del 2006 con quelli del 2016 – spiega Rita Turati, segretaria generale dello Spi Cgil del Veneto - fotografa in modo puntuale il livello di invecchiamento della popolazione nel nostro territorio. Come nel resto dell'Italia, gli over 65 rappresentano ormai un quarto dei residenti ed è cresciuto nettamente anche il numero degli over 80. Tra l'altro, nel Veronese il 37% dei pensionati porta a casa meno di mille euro lordi al mese ed è la percentuale più alta di tutto il Veneto. La politica deve per forza tenere conto dei dati sull'anzianità della popolazione. Per questo, bisogna rafforzare la contrattazione sociale sul territorio, prevedere una nuova legge sulla non autosufficienza, rivedere il sistema sanitario, anche nella nostra regione e portare avanti con forza i progetti sull'invecchiamento attivo. E, ovviamente, per gli anziani diventa fondamentale il tema della pensione, della difesa del suo potere d'acquisto, del superamento del divario economico fra pensionate e pensionati”.

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