La molla che l'avrebbe fatto scattare sarebbe stata quella dei soldi. Era in difficoltà e ha provato a saltare dall'altra parte della "barricata", quella del crimine. Un impiegato di banca 48enne originario ad Angiari, nella Bassa, ma residente in un comune della provincia, si è improvvisato rapinatore per superare problemi economici e personali e sotto la minaccia del coltello ha derubato due donne a Borgo Trento, Verona.

L’uomo ha messo in atto due colpi in rapida successione, mercoledì sera: nel primo tentativo, verso le 19, ha cercato di rapinare la titolare 47enne di una latteria di via Risorgimento. Si avvicinava l'orario di chiusura e c'era solo lei dentro il negozio. Aveva visto avvicinarsi un uomo, forse intenzionato ad acquistare i dolci di Carnevale. In realtà aveva estratto un coltello da venti centimetri e l'aveva minacciata per farle consegnare tutti i soldi in cassa. Le aveva anche stretto un braccio attorno al collo per "convincerla". Ma lei ha reagito. È riuscita a divincolarsi e lui, forse impaurito, si era dato alla fuga. A quel punto la donna aveva chiamato il 113 e alcune pattuglie si erano spostate per pattugliare l'intero quartiere. L'impiegato di banca-rapinatore è stato individuato dopo che aveva aggredito una 50enne riuscendo a strapparle la borsa in via Menotti. La segnalazione di alcuni passanti e l’intervento congiunto degli agenti delle Volanti e della Squadra mobile, coordinati dalla centrale operativa della questura, ha permesso di bloccare a arrestare a poca distanza l'uomo.

Secondo quanto si è appreso dagli investigatori, l’uomo è tuttora dipendente di un istituto di credito. Ai poliziotti ha detto di avere agito per i gravi problemi economici che lo assillano. Adesso è agli arresti domiciliari, come disposto dal giudice, in attesa del processo.