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Cronaca Borgo Trento / Via Santa Toscana

In cinquemila sfilano in città al Verona Pride per dire basta alle discriminazioni

È stata una manifestazione ricca di gioia, colori e slogan quella che sabato si è tenuta per le vie del centro del capoluogo scaligero, alla quale hanno partecipato persone provenienti da tutta Italia

"Oggi a Verona si fa la differenza! Per i diritti di tutti. Per l'uguaglianza. Per dare voce a quelle minoranze che non sono ascoltate", con queste parole uno striscione ha aperto ieri il corteo del Verona Pride, che ha visto la partecipazione di ben 5mila persone, che non si sono lasciate scoraggiare dal grande caldo. Uomini e donne da tutta Italia si sono trovati ieri nel capoluogo scaligero per affermare i diritti LGBT: sorridenti e sudati ma molto composti, provvisti di striscioni che inneggiavano all'amore e all'uguaglianza, i manifestanti hanno dato vita ad una splendida sfilata che da piazza Santo Toscana è giunta fino in piazza Brà per poi spostarsi ai bastioni, dove la festa è durata fino a notte. 
Alla manifestazione hanno preso parte soprattutto giovani e giovanissimi, che hanno gridato tutta la loro voglia di infrangere del tutto un tabù che in parte è ancora ancorato nella società, nella speranza che un giorno l'omosessualità possa essere accettata. In tal senso ieri la città ha dato una grande risposta, accettando, nel vero senso della parola, la manifestazione con un sorriso, con numerosi cittadini che hanno applaudito il corteo dalle proprie finestre o scendendo in strada. Sono stati smentiti coloro che temevano che l'evento sfociasse una esibizione volgare, di cattivo gusto: la gioia e la voglia di libertà hanno prevalso, grazie anche alla partecipazione di famiglie eterosessuali.  
"Questo è il vero Family Pride, questa è l'unica famiglia umana - ha affermato il consigliere per i diritti civili di Obama, Stuart Milk, come riporta il quotidiano L'Arena -. Siamo qui perchè è necessaria la visibilità: per vincere la battaglia dei diritti serve che non ci sia più la paura di dichiarare la propria omosessualità". 
Annarita Di Martino, presidente del Verona Pride, poi ribadisce: "Sono orgogliosa di Verona e dei veronesi! Abbiamo lavorato un anno per organizzare questa manifestazione, ma il risultato è strepitoso. Adesso basta discriminazioni: siamo persone. Lo stesso amore, gli stessi diritti". 
È stato poi Gianni Romano, il presidente nazionale di Arcigay, a dire: "Basta paura, basta vergogna. I diritti sono di tutti e noi li vogliamo tutti - si legge su L'Arena - Perchè, sì, vogliamo anche il matrimonio civile, vogliamo che anche le coppie omosessuali possano salire le scale di questo municipio. Oggi non abbiamo alcuna tutela, ed è una vergogna per un Paese civile. Ma un po' alla volta ci arriveremo, anche al matrimonio". 

Verona Pride - 6 giugno 2015

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