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Cronaca Salizzole / Via dell'Artigianato

Verona, polli ad essicare nei bagni e dormitorio al piano sopra: sequestrato laboratorio tessile

Gravi le condizioni igienico-sanitarie in cui vivevano una decina di dipendenti cinesi, in zona industriale a Salizzole. Niente impianti di sicurezza e figli di pochi anni delle operaie trovati sul luogo di lavoro

Polli ad essicare nei bagni, figli di pochi anni sul posto di lavoro della mamma operaia. Terzo controllo in meno di due settimane organizzato dalla Compagnia carabinieri di Villafranca nell’ambito delle verifiche ai laboratori tessili della provincia. Giovedì, l'oggetto del controllo è stato l'opificio situato nella zona industriale di Salizzole, in via degli Artigiani, gestito regolarmente da un cittadino cinese di 59 anni.

Le verifiche, durate tutta la mattinata, sono state condotte dai carabinieri di Bovolone che sono intervenuti con gli agenti dello Spisal di Legnago e dell’ispettorato provinciale del lavoro di Verona. Compreso il titolare, sono stati identificati in tutto dieci cittadini cinesi: il laboratorio era costituito da un unico stabile, comprensivo di capannone al piano terra per i locali produttivi e, al primo piano rialzato, di un’area adibita a dormitorio.

Gravi le carenze strutturali ed igienico sanitarie: totalmente assente l’impianto anti-incendio e tutti scarichi/scaduti gli estintori presenti. Alcune scale erano fuori norma mentre lo spogliatoio e le docce erano adibite a ripostiglio. Alcuni servizi igienici erano addirittura destinati a locali per l’essicazione dei polli (ne sono stati rinvenuti una decina, con tanto di cattivo odore già percebile a diversi metri di distanza). Nel corso dell’attività trovati ed identificati anche due minori di 6 e 3 anni, figli di un’operaia.

Tutte penali le irregolarità riscontrate per le quali scattava la denuncia alla procura dell repubblica nei confronti del titolare ed è tuttora in corso il calcolo delle sanzioni pecuniarie che verranno notificate allo stesso (che comunque ammonteranno ad alcune decine di migliaia di euro). Per la gravità della situazione complessiva, soprattutto dal punto di vista igienico-sanitario, i militari di Bovolone e gli ispettori non si limitavano alla sospensione dell’attività produttiva ma procedevano all’immediato sequestro penale dell’intero laboratorio con tanto di apposizione dei sigilli e tassativo divieto di ingresso al suo interno.

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