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Cronaca Centro storico / Corso Porta Nuova

Dalla pedopornografia al cyberbullismo: il 2014 della polizia postale tra arresti e denunce

Ci sono anche altri reati come l'hacking e le truffe on line nel settore di competenza di questo compartimento, che stila un bilancio delle proprie attività svolte nell'anno appena trascorso

È stato un anno molto intenso per la Polizia di Stato che nella regione si è dovuta confrontare con notevoli e importanti reati inerenti le nuove tecnologie. Pertanto il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Veneto è stato in prima linea nella lotta al crimine informatico. Qui di seguito vengono illustrate le principali attività investigative condotte.

PEDOPORNOGRAFIA ON LINE - Due arresti e più di quaranta denunciati per reati inerenti la pedopornografia on-line e l’adescamento di minori sul web (grooming). Gli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni del Veneto hanno dato esecuzione a 59 perquisizioni su tutto il territorio della regione, oltre a numerose altre perquisizioni eseguite nel resto del territorio nazionale, anche grazie alla sinergica collaborazione con i colleghi delle altre regioni. Numerosi Terabyte di dati informatici sono stati analizzati rinvenendo migliaia di foto e video ritraenti pornografia minorile.
Particolare attenzione è stata rivolta all’individuazione dei minori vittime di abusi sessuali anche in riferimento a materiale autoprodotto (selfie) immesso in rete volontariamente o per vendetta da adulti e coetanei.
Centinaia di siti web sono stati monitorati e alcuni di essi sono stati inseriti in black-list, ovvero sono divenuti irraggiungibili dagli internauti italiani, attraverso l’intervento del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma.
Grande importanza ha avuto l’operazione denominata “Stop Fake” che ha visto il coordinamento di undici Compartimenti Polizia Postale e delle Comunicazioni in altrettante regioni per l’esecuzione di 26 perquisizioni. Le operazioni si sono concluse con l’individuazione e la denuncia di decine di italiani per reati inerenti la pedopornografia on-line. Sono stati inoltre individuati 26 soggetti stranieri deferiti alle rispettive Autorità nazionali per il tramite del C.N.C.P.O. (Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia On-line) di Roma.

CYBERBULLISMO - Nel 2014 sono stati 15 i casi di prepotenze on line consumate tra minori ascrivibili al fenomeno conosciuto quale “cyberbullismo”. Tale dato numerico denota sicuramente un trend crescente del fenomeno che si attesta su un incremento del 20% rispetto all’anno precedente.

HACKING E CRIMINI INFORMATICI IN GENERE - Le numerose denunce in tale settore, in costante aumento, hanno portato al deferimento all’Autorità Giudiziaria di 29 persone.
 In tal senso si segnalano alcune importanti indagini. In primo luogo si evidenzia l’operazione “Scuola 2.0” che ha visto l’individuazione di un gruppo di hacker in erba della provincia di Rovigo che sono riusciti ad alterare i voti di scuola manomettendo il registro di classe digitale.
Altresì merita menzione l’operazione denominata “Stolen Station” che ha permesso di far luce su un’articolata truffa avente ad oggetto trentamila euro in ricariche telefoniche fraudolentemente ottenute con accessi abusivi al portale del gestore di telefonia mobile. Le indagini hanno interessato quattro regioni italiane coinvolgendo tre uffici della Polizia Postale dislocati sul territorio nazionale.
Grande attenzione è stata riservata anche al fenomeno del cosiddetto ”hacktivismo”, ovvero dei crimini informatici condotti per motivi ideologici. In tale settore si segnala la strettissima collaborazione con il C.N.A.I.P.I.C. (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) che ha visto il personale del Compartimento impegnato in indagini su violazioni ai siti delle istituzioni pubbliche venete.

CARTE DI CREDITO ED HOME BANKING - Il contrasto a questa allarmante fenomenologia delittuosa è stato fortemente rafforzato nell’anno in corso grazie all’introduzione nella quotidiana prassi operativa della piattaforma “OF2CEN” (On line Fraud Cyber Centre and Expert Network).
Tale sistema informatico, frutto di una partnership pubblico-privato tra istituti bancari e la Polizia di Stato permette l’analisi in tempo reale delle frodi bancarie in corso onde poter pianificare al meglio le strategie repressive.
Dalla data del suo lancio ad oggi, la piattaforma in questione, su scala nazionale, ha consentito il blocco del 98% delle transazioni fraudolente sospette (3.104 su 4.075) con recupero di una altrettanto elevata percentuale di somme sottratte (38.776.000 euro recuperati dei complessivi 39.477.539 euro sottratti).
In ogni caso le attività trattate dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Veneto in materia di carte di credito ed home banking hanno avuto come oggetto importi per un valore superiore ai 520.000 euro. Sono state eseguite numerose perquisizioni e sono stati individuati 62 autori di reato. Più di 400 carte di credito sono state sequestrate.

TRUFFE ON LINE - A fronte di un sempre maggiore sviluppo dell’e-commerce, ovvero dell’acquisto di beni e servizi attraverso la Rete, nella Regione Veneto la Polizia Postale ha denunciato 393 persone per i reati di truffa commessa mediante l’inserzione di annunci fraudolenti su bacheche e spazi virtuali. Una persona è stata arrestata.
Con l’operazione “Stockfish” è stato anche identificato l’autore di una imponente truffa avente ad oggetto un quantitativo esorbitante di baccalà e stoccafisso, per un valore di alcune decine di migliaia di euro.

ALTRI REATI - Intensa è stata anche la collaborazione con Poste Italiane. Ai centinaia di controlli eseguiti nei pressi degli Uffici Postali si sono aggiunte alcune investigazioni nell’ambito dei reati “postali”. In particolare un dipendente di Poste Italiane di Verona è stato colto in flagranza di reato mentre sottraeva il contenuto della corrispondenza ed è stato pertanto arrestato. 
Numerosa e rilevante è anche l’area di incidenza dei reati commessi attraverso i social network, quali diffamazioni, stalking e ingiurie. Tante sono state le denunce ricevute che hanno permesso di deferire 38 persone all’Autorità Giudiziaria.

ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE E PREVENZIONE - Grande importanza è stata assegnata alle campagne di comunicazione in un’ottica di prevenzione generale. In tal senso non può non essere nominata l’iniziativa denominata “Una Vita da Social”, la più importante e imponente campagna educativa itinerante che sia mai stata realizzata dalla Polizia di Stato, organizzata in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sulla sensibilizzazione e prevenzione sui rischi e pericoli della rete. All’iniziativa hanno dato il loro contributo anche importanti aziende del settore ICT.
Gli operatori specializzati della Polizia di Stato, attraverso un truck allestito con un’aula didattica, hanno incontrato circa 100.000 studenti nelle piazze e 400.000 nelle scuole, 15.000 genitori, 8.000 insegnati per un totale di 1.800 istituti scolastici. Sono stati percorsi 9.000 km e raggiunte 42 città sul territorio. Il Veneto è stato interessato da tre tappe: Venezia, Pederobba (TV) e Padova.
Non sono mancati gli incontri formativi tenuti dai poliziotti della Postale del Veneto. In totale nella sola provincia di Venezia sono stati oltre 3600 studenti hanno preso parte agli oltre trenta incontri, nonché 157 insegnanti e quasi cento genitori. Senza contare le iniziative che sono state organizzate nei rispettivi territori dalle Sezioni Polizia Postale e delle Comunicazioni di Belluno, Padova, Treviso, Verona, Vicenza e Rovigo.

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