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Verona, politica al concerto per l'ambiente: scontro sui 99 Posse. Picchetti di Forza Nuova e ritiro di sponsor

La presenza del gruppo rap-napoletano vicino all'estrema sinistra scatena un'ondata di polemiche che mettono in difficoltà l'organizzazione. La destra scaligera insorge e annuncia: "Concerto già annullato". "Sentinelle" di estrema destra per tutto lo show

La notizia era che per la prima volta il gruppo musicale rap-napoletano dei “99 Posse” sarebbe giunto in città per tenere un concerto. Era uno dei nomi “illustri” in cartellone del “Vrban festival” organizzato ai bastioni di Santo Spirito dal 4 al 7 settembre. Un concertone gratuito, e con principale tema la sostenibilità ambientale, in cui sul palco si sarebbero susseguiti anche i “Bluebeaters” e la “Bandabardò”, tra gli altri. A metterci lo zampino sarebbe ancora una volta la politica. Che con l’organizzazione dell’evento sembra proprio non c’entrare nulla. Il problema è che gli organizzatori, come spiega L’Arena, sembrano intenzionati a stare alla larga da qualsivoglia speculazione e disordine, e per questo l’invito ai 99 Posse potrebbe essere ritirato. Motivo sarebbe la loro storica vicinanza all’estrema sinistra.

Già da questi giorni lo staff dovrebbe mettersi in contatto con il sindaco di Verona, Flavio Tosi, per un confronto sul da farsi. È stasato ribadito più volte, e l’amministrazione ha ben inteso, che la manifestazione non è politicizzata. Ma certe rassicurazioni potrebbero anche non bastare. L’Amia, presieduta dall’ex consigliere Andrea Miglioranzi (ex componente della band di estrema destra “Gesta bellica”), avrebbe già deciso di togliere il proprio supporto alla manifestazione. Via come sponsor, anche dal sito internet del “Vrban festival”, dopo aver preso conoscenza del programma delle serate. “L’Amia si occuperà della raccolta rifiuti ma non è tenuta a dare sponsor all’iniziativa” avrebbero precisato i vertici aziendali.

REAZIONI - Alle posizioni della società partecipata del Comune fanno poi eco quelle rilasciate dai politici locali di destra. Come Vittorio Di Dio, molto attivo sui social network. “Consentire al gruppo 99 Posse di esibirsi a Verona è un atto offensivo verso tutti coloro che si battono contro chi istiga alla violenza! Invito tutti i veronesi a disertare il loro "concerto" qualora si svolgesse” ha spiegato su Facebook. Salvo dopo un’ora confessare, forse il primo a dirlo pubblicamente, che evviva! l’esibizione del gruppo 99 Posse è stata annullata. Grande gioia”. Poi tocca, come spiega L’Arena anche gli esponenti di Fratelli d’Italia, Ciro Maschio e quello di Casa Pound, Marcello Ruffo:

«Ho sempre sostenuto l'Urban Ecofestival, ma ho appreso che è prevista la presenza dei 99 Posse. Sono stupito e totalmente contrario. Coinvolgere un gruppo militante di estrema sinistra che nelle proprie canzoni istiga all'omicidio e alla violenza fisica nei confronti di chi considera i propri nemici è una provocazione del tutto estranea allo spirito dell'ecofestival». Marcello Ruffo, esponente di CasaPound e consigliere della lista Tosi in terza circoscrizione, denuncia un clima di intimidazioni e di minacce. «Reputate normali», commenta, «da chi reputa normale che suonino a un evento pubblico i 99 Posse, tra gli sponsor l'università, che cantano "Se vedi un punto nero spara a vista o è un prete o è un fascista", gli stessi che dai loro palchi, invitano a chiudere le sedi di CasaPound con il fuoco. »

Un’iniziativa collaterale, che non manca di creare polemiche, è quella organizzata dal coordinamento veronese di Forza Nuova: “Lo squallido intento, neanche tanto velato, di voler trasformare una festa di tutti, sfruttando sani valori come l'ecologia e la sostenibilità ambientale, in una triste e nefasta festa di estrema sinistra, è molto grave e ci richiama inevitabilmente ad una consona mobilitazione - avevano spiegato i coordinatori di Forza Nuova e del movimento Christus Rex -. La sezione veronese di Forza Nuova si ritiene dunque legittimata a presidiare le zone limitrofe a tale festival per tutta la durata dello stesso, al fine di evitare che bande rosse provenienti da fuori città, possano turbare i cittadini ed esibirsi in atti vandalici, come più volte già avvenuto in occasione di precedenti manifestazioni della sinistra estrema a Verona”.

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