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Cronaca Bosco Chiesanuova / Via Monte Baldo

Verona, pioggia in città, tanta neve in montagna: è allerta massimo per pericolo di valanghe

Fino a domenica 2 febbraio è previsto un evento nevoso che, se confermato, apporterà quantitativi eccezionali di neve fresca su tutta la cintura montuosa veneta: allarme di grado 5 su Carega e Monte Baldo fino a lunedì

Il grado di pericolo sarà il “5” il massimo possibile. E’ ciò che segneranno i cartelli in montagna e gli avvisi sulle piste per il pericolo di valanghe. L’allarme rimarrà massimo fino alla prossima settimana. In provincia di Verona sono previsti distacchi sul monte Baldo e sul Carega. L’avviso è del Centro funzionale decentrato della Regione comunica che fino a domenica 2 febbraio è previsto un evento nevoso che, se confermato, apporterà quantitativi eccezionali di neve fresca su tutta la montagna veneta. Complessivamente, a 2000 metri di quota, i quantitativi saranno compresi tra i 150 e i 250 centimetri. Il limite delle nevicate, inizialmente a fondovalle (300 metri circa) andrà rapidamente innalzandosi già nella giornata di giovedì 30 fino a 600-900 metri nelle Dolomiti e a 1000-1300 metri nelle Prealpi per poi attestarsi nei giorni successivi intorno a 900-1300 m nelle Dolomiti e intorno a 1100-1600 metri nelle Prealpi.. Nei fondovalle dolomitici intorno ai 1200 m., i quantitativi di neve fresca saranno quindi inferiori di quelli previsti in quota, in funzione dell’oscillazione del limite pioggia/neve ma pur sempre notevoli e superiori al metro. La fase critica dell’evento è prevista fra giovedì pomeriggio e venerdì quando il cumulo di neve fresca nelle 24 ore potrà raggiungere i 70-100 cm.

Il pericolo di valanghe, attualmente marcato (grado 3) sarà in progressivo aumento e, qualora i quantitativi di neve fresca previsti siano confermati, arriverà fino a molto forte (grado 5) dalla giornata di venerdì (livello massimo della scala europea del pericolo di valanghe). Si potranno verificare distacchi di valanghe di grandi dimensioni specie lungo i siti abituali e, vista l’eccezionalità dell’evento, anche in siti storici. Nella fase iniziale dell’evento l’attività valanghiva spontanea interesserà principalmente le vie di comunicazione e le aree sciistiche in quota (specie sui passi dolomitici e prealpini) ma, a partire da venerdì, in concomitanza con la fase più intensa dell’evento, il rischio si estenderà anche alle quote basse interessando la viabilità principale e secondaria nei fondovalle dolomitici nonché singoli edifici o nuclei abitati particolarmente esposti.

La criticità valanghe, ai fini di protezione civile è prevista elevata dalla giornata di venerdì 31. Le condizioni per attività sportive su terreno aperto in zone non controllate (escursionismo, sci alpinismo, freeride) saranno critiche. Notizie più dettagliate in merito all’evento sono reperibili sul sito dell'Arpav, attraverso i bollettini Dolomiti meteo, Dolomiti neve e valanghe e Dolomiti neve al suolo.

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