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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Badia Calavena / Località Collina

Verona, perseguita la donna saltando fuori dal bosco tutto nudo: beccato il "masturbatore mascherato"

Per la 41enne veronese di Badia Calavena fare una passeggiata significava doversi sottoporre ogni volta all'esibizionismo di quell'uomo che la terrorizzava. Nei guai un 56enne residente in zona: diversi gli "assalti" in 4 anni

Lui ossessionato da quella donna e capace di mettere in scena “spettacolini” a dir poco rivoltanti. Lei perseguitata da quell’uomo che sbucava dal bosco e completamente nudo ma mascherato, cominciava a masturbarsi. Tre episodi del tutto simili, due dei quali avevano fatto scattare nella donna un sentimento di persecuzione, tanto da farle cambiare abitudini. Per cominciare stop a a quella passeggiata in località Collina, a Badia Calavena. E poi doveva sempre guardarsi le spalle, la sua vita era costellata dall’ansia. Insomma, un vero incubo. A cui i carabinieri hanno finalmente dato fine. In manette è finito un 56enne residente in zona, semi disoccupato e con una difficile situazione famigliare alle spalle. Lui è quel “masturbatore mascherato” che negli ultimi 4 anni aveva perseguitato la 41enne veronese. Le accuse da cui si deve difendere sono di stalking, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, atti osceni in luogo pubblico. L’uomo è comparso davanti al giudice dove ha chiesto scusa alla donna (che comunque era assente) e ai carabinieri. Ha poi patteggiato sei mesi ed è stato rimesso in libertà.

L’incubo della signora era cominciato nell’ottobre 2010, quando facendo una passeggiata a Collina, lungo la strada che costeggia un boschetto, si era sentita chiamare ed era stata sorpresa dall’uomo, completamente nudo e con il volto coperto dalla maglietta, che si masturbava pronunciando frasi sconnesse. Da lì in poi non sarebbero terminati gli incontri a tu-per-tu con l’osceno “masturbatore mascherato”. Un altra denuncia era arrivata nel 2011: sempre la stessa scena. La donna correva a casa e chiamava i carabinieri, era l’unica cosa che poteva fare. L’uomo comunque non le ha mai fatto del male, non si è mai nemmeno avvicinato a lei. Evidentemente gli bastava “mettersi in mostra”. In ogni caso da quei terribili incontri le abitudini della donna cambiarono. Si faceva sempre accompagnare da conoscenti a casa. Ogni volta che era da sola infatti il problema si ripresentava. Come spiegano i quotidiani locali, la parola “fine” l’hanno messa proprio i militari dell’Arma di Tregnago, che domenica scorsa si sono appostati dietro l’erba alta e hanno fatto scattare la trappola. La 41enne, in compagnia della sorella, si era incamminata lungo la strada “dell’orrore”. Da lontano, sulla sommità di una collina, i carabinieri hanno così potuto notare col binocolo un uomo a torso nudo che oltrepassava una recinzione e che, in attesa dell’arrivo delle due donne, si spogliava completamente celandosi il viso con una maglietta. Alle urla di ribrezzo è scattato l’intervento e il non facile inseguimento in mezzo alla sterpaglia. Lui nudo con le guardie alla calcagna. Non si è fermato all’Alt e per acchiapparlo ne è nata una collutazione ma ha avuto la peggio.

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