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Cronaca Borgo Trento / Via Mario Todeschini

Verona, paura tra i proprietari di cani per i bocconi avvelenati. I veterinari: "Casi isolati"

Il cane Milo ucciso da un'esca dopo una gita in montagna è l'ultima vittima conosciuta. Altri in città, i veterinari si chiedono se è allarme rosso ma i numeri sono inferiori all'anno scorso. Per la maggior parte sono liti tra vicini

A Bosco Chiesanuova un labrador è morto avvelenato da un boccone trovato sulla neve. L’esca, messa per i lupi da una persone che ha pensato di risolvere il problema in maniera quanto meno discutibile, poteva rivelarsi un pericolo anche per i bambini piccoli. Per questo sui social network in questi giorni si sta diffondendo l’avviso ai padroni di animali domestici di prestare attenzione ai bocconi sospetti. Ci sono nuovi casi segnalati in via Todeschini in un giardino privato, in via Pitagora, a San Giovanni Lupatoto e a Borgo Trento. I veterinari si chiedono se sia necessario proclamare l’allerta, ma sembra che rispetto all’anno scorso i numeri siano inferiori. Il monitoraggio dell’Ulss 20 infatti registra meno casi certi se facciamo un confronto con il 2013.

Come si legge sulle pagine de L’Arena, secondo il dottor Viviano Fedeli gli avvelenamenti si concentrano in determinate zone e sono la risultante di litigi tra vicini di cui fanno le spese i cani. Per il veterinario che opera al Pronto soccorso veterinario invece i casi sono dieci al mese, un numero considerevole. Gli avvelenatori ricorrono soprattutto al lumachida, al veleno per topi e a disinfestanti agricoli. In ogni caso il problema non va sottovalutato, per questo il ministero della Salute ha previsto un’ordinanza che spinge i veterinari a procedere a analisi di laboratorio e ai Comuni di effettuare indagini.

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