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Cronaca Santa Lucia e Golosine / Via Sommacampagna

Verona, i passanti lo trovano disteso sulla strada sanguinante: "Mi hanno accoltellato in due"

Si cerca di indagare sulla misteriosa lite culminata con il ferimento di un 43enne a Borgo Venezia, lunedì notte. Altra violenza scoppia al mercato ortofrutticolo: venditore preso a pugni da due giovani fratelli

Ritrovato in stato di choc, steso a terra e sporco di sangue. Questa la scena che si è presentata agli occhi di alcuni passanti lunedì sera, verso mezzanotte, all’incrocio tra via Montorio e via Perini, in zona Borgo Venezia, a Verona. Agli agenti della polizia intervenuti sul posto l’uomo ferito, un cittadino tunisino di 43 anni, ha raccontato di essere stato accoltellato da due connazionali al termine di una discussione. Contorni poco chiari che hanno fatto partire le indagini della Squadra Mobile. Lo straniero era confuso, sdraiato alla fermata del bus, e riportava ferite da arma da taglio al fianco destro del corpo e alla coscia. Per medicarlo è intervenuto un equipaggio del 118 di VeronaEmergenza che l’hanno trasferito a Borgo Trento. Guarirà in 20 giorni: le ferite, ancorché preoccupanti, non son state dichiarate gravi e l’uomo è stato dimesso.

E un’altra lite, al mercato ortofrutticolo, ha portato un’uomo al Pronto soccorso mentre un secondo è finito davanti al giudice. Come spiega L'Arena, L’allarme è scattato martedì mattina, in via Sommacampagna, ancora alla Centrale operativa del 113. La polizia è dovuta intervenire per chiarire le cause di un incidente a seguito del quale è scoppiata una violenta discussione. La ricostruzione è partita dall’urto di un carrello condotto da un venditore ai danni di due fratelli di 26 e 31 anni, provenienti dall’Emilia Romagna. Uno di loro avrebbe reagito fermando l’uomo e sferrandogli un pugno al viso. Una volta a terra sarebbe stato colpito dall’altro fratello con calci e cazzotti. Quando si sono allontanati la vittima ha chiamato la polizia. Nel frattempo uno dei due giovani rissosi era tornato indietro per recuperare il cellulare perduto durante la lite e avrebbe minacciato il venditore sia a parole che non un coltello estratto dalla tasca. “Ti aspettiamo fuori”, gli avrebbero detto poi. I poliziotti non ci hanno messo molto a rintracciarli e condurli in questura. Sono stati entrambi arrestati per lesioni e minacce e, dopo essere comparsi davanti al giudice per la convalida, sono stati rimessi in libertà, in attesa del processo.

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