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Cronaca Borgo Trento / Viale della Repubblica

Verona, parcheggio di viale Repubblica: più che dimezzati i posti auto del futuro parking

Il termine dei lavori del nuovo parcheggio è stato fissato a luglio 2016, ma l'iter di costruzione è sempre più irto d'ostacoli. Ora, i posti auto passerano da 141 a solo 53. Critico il Pd veronese

Il parcheggio in costruzione in viale Repubblica avrà un solo piano interrato. Inoltre, i posti auto sono stati ridotti da 141 a 53. Così ha approvato la giunta comunale, dando il via libera alla nuova variante, resasi necessaria dopo che la società Chievo 2000, controllata dalla Soveco, ha lasciato il progetto; ora, chiederà il concordato preventivo. A completare l'opera sarà l'Immobiliare Cameri Srl, la quale però chiede al Comune di ridurre il canone per il taglio di 88 posti auto. Tuttavia, la Giunta ha rifiutato la richiesta, in parte perchè i termini di conclusione del parcheggio sono scaduti da parecchio tempo e, in parte, perchè il canone da pagare al Comune riguarda il diritto di superficie, garantito per 90 anni, e non il numero di posti auto. Visti i nuovi sviluppi, il cantiere dovrebbe chiudersi nel luglio 2016.

Molto critico sulla questione il Pd veronese che, in una nota stampa, commenta e spiega nel dettaglie le ultime vicende:

Chievo 2000, la ditta partecipata dalla Soveco, titolare della concessione per la realizzazione di un parcheggio pertinenziale in Viale della Repubblica posto ai piedi dell'attico dei coniugi Giacino (attico in parte ceduto dalla stessa ditta e ristrutturato dalla capogruppo) è in crisi, non ce la fa più. Da “colloqui verbali” intercorsi con l'Assessorato al Patrimonio del Comune di Verona, ha fatto sapere di aver avviato le procedure per il concordato preventivo. Nella convenzione col Comune subentrerebbe una nuova impresa, l'immobiliare Cameri Srl, la quale però chiede la riduzione da 141 a 53 dei posti auto, nuovi termini di inizio e di fine dei lavori (oggi il fine lavori è fissato a luglio 2016) e la restituzione di 1,5 milioni di euro di canone concessorio già versato in virtù della rinuncia a realizzare 88 posti auto. Respinte le richieste sui soldi, gli uffici (e con essi la giunta) fanno sapere che per modificare i tempi sarebbe necessaria una nuova licenza edilizia. Cioè si riprenderebbe tutto da capo. Per il capogruppo comunale Pd Michele Bertucco questo nuovo capitolo della saga “conferma trattarsi di un'opera sbagliata perché male concepita e impossibile da realizzare alle condizioni date, per di più partorita in un contesto amministrativo fumoso ancora tutto da approfondire. Occorre una revisione del piano parcheggi perché non è concepibile lasciare i quartieri in ostaggio dei cantieri”. Per la consigliera comunale Elisa La Paglia “posto che le nuove condizioni sono irricevibili, si dovrebbe fare un passaggio con la Circoscrizione e con la Commissione consiliare competente per ascoltare le esigenze dei residenti e dei commercianti e per cominciare a dare un po' di trasparenza in un procedimento che, come il Pua Esselunga, porta ancora l'ombra di Giacino”.

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