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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Stazione / Piazzale XXV Aprile

Verona, l'orario cadenzato dei treni parte male: giornata di passione tra ritardi e soppressioni

Dalla regione si ammette il flop del battesimo di fuoco di lunedì: "Non è stato certo soddisfacente. Anzi è andato male, a causa di malfunzionamenti nei servizi resi da Trenitalia e dei conseguenti contraccolpi a catena”

L’orario cadenzato dei treni parte male. Tra ritardi, soppressioni e disagi, anche quella di lunedì, giornata cruciale di inizio settimana per molti “fuori sede”, è stata di passione. “Il battesimo del sistema di trasporto ferroviario su ferro non è stato certo soddisfacente. Anzi è andato male, a causa di malfunzionamenti nei servizi resi da Trenitalia e dei conseguenti contraccolpi a catena”. Ha spiegato il suo disappunto così l’assessore regionale ai Trasporti, Renato Chisso. “Io però credo in quello che il suo amministratore delegato ha definito il migliore standard di servizio a livello europeo e, nell'invitare tutti gli utenti a segnalare criticità e a inviarci suggerimenti, attendo che chi svolge il servizio lo assicuri così come è stato assieme stabilito che debba funzionare”.

Alla vigilia dell'orario cadenzato, domenica, un grave disagio ha colpito i viaggiatori, colti in piena notte senza autobus sostitutivo. All’alba di lunedì mattina poi, problemi di captazione di corrente da parte di almeno quattro convogli a causa del gelo, batterie scariche che hanno reso indisponibili altri due treni, sistemi antincendio non funzionanti anch'essi a causa del gelo, e così via, hanno causato ritardi a catena per troppi convogli. La circolazione ferroviaria ha subito numerosi disagi quindi sulla Padova-Venezia per il problema al treno regionale 20800, Venezia-Verona, tra le stazioni di Dolo e Vigonza, verso le 6. La circolazione è tornata gradualmente alla normalità solo verso le 13. A causa del problema 14 treni Regionali hanno registrato ritardi fra 20 e 60 minuti e 6 sono stati cancellati. Ovviamente, a farne le spese sono stati i pendolari. "Certo - ha spiegato Chisso - siamo tutti di fronte ad un sistema nuovo, ma al momento non possiamo valutarlo nella sua funzionalità proprio a causa di queste disfunzioni, che potevano e sarebbero capitate anche con il vecchio sistema mi auguro però che non si ripetano, non di questa entità ed estensione, e soprattutto chiedo che si capisca alla radice quali ne sono state le cause remote e vi si ponga rimedio. Un servizio ferroviario non può vivere con le fragilità che oggi abbiamo constatato, anche se so dell'impegno profuso da tutti gli addetti al lavoro per limitare i disagi e per garantire il ritorno alla normalità. A chi continua a speculare - conclude l'assessore - dico solo che far funzionare i treni non è una scelta politica, di destra o di sinistra, ma un dovere di tutti, Trenitalia in testa, che dobbiamo continuare a tenere sotto pressione".

RIMEDI - Intanto, dopo una giornata di polemiche e disagi, martedì mattina la Regione ha cercato di calmare gli animi. Sono arrivati infatti i primi rimedi alle disfunzioni riscontrate sul nuovo sistema cadenzato, per compensare le differenze tra previsioni ed effettiva risposta degli utenti. "Trenitalia ci ha comunicato alcuni inconvenienti riscontrati dal personale di bordo - ha fatto presente Renato Chisso - inconvenienti che riguardano il cadenzamento in quanto tale, che sono cosa diversa dai guasti e dai ritardi a causa del freddo. Le prime segnalazioni riguardano casi di sovraffollamento imprevisti, per i quali in alcuni casi si tratterà di attendere l'entrata in servizio del nuovo materiale rotabile in arrivo".

LE TRATTE - Queste le linee interessate: Treviso-Padova alle 9,14); Padova-Treviso alle 8.20); Legnago-Padova; Schio-Vicenza; Brescia-Venezia; Bassano-Padova. "Il servizio ferroviario è, e deve essere - sottolinea Chisso -, un sorvegliato speciale, soprattutto in questa fase di avvio del nuovo sistema, che deve essere migliorativo del precedente. Oggi, secondo giorno feriale del cadenzamento, le cose sembrano andare meglio di ieri, ma stiamo in campana. Ribadisco che i ritardi, invece, semplicemente non dovrebbero esserci".

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