Verona, "ogni metallo va bene per essere rivenduto": in due rubano cinque quintali di rame

Dopo il furto in appartamento di domenica sera, sventato dalla polizia, di cui principale bottino fu una grossa pentola di rame, il cosiddetto “oro rosso” è tornato di nuovo protagonista di un episodio furtivo avvenuto tra martedì notte e mercoledì. Come in molti altri casi, fondamentale è stata l’attenzione ed il senso civico di un residente di via Astico che, notando intorno alle 4 dei movimenti sospetti in strada, si è rivolto prontamente al 113.

In particolare, era stato avvistato un individuo che, con dei tubi in spalla, presumibilmente rubati, faceva la spola tra due palazzi. Giunti sul posto e seguendo le indicazioni che il cittadino continuava accuratamente a fornire tramite la sala operativa della questura, gli agenti hanno cominciato a setacciare l’isolato e in pochi istanti sono riusciti ad scovare un primo ladruncolo, nascosto tra le sterpaglie incolte del cantiere edile e con addosso una minima parte della refurtiva, mentre il complice è stato rintracciato poco dopo, celato tra i cespugli dei giardini del condominio attiguo al cantiere, insieme al resto del rame rubato.

Dopo aver recuperato l’ingente quantità di rame trafugato, approssimativamente intorno ai cinque quintali, e aver perquisito l’auto utilizzata dai ladruncoli, una Range Rover con targa irlandese, i poliziotti hanno tratto in arresto due cittadini rumeni, senza fissa dimora in Italia, di 34 e 44 anni. Nel giudizio per direttissima di mercoledì mattina, sono stati applicati loro un anno e 4 mesi di reclusione e 600 euro di multa. La pena è stata sospesa.