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Cronaca Circonvallazione Alfredo Oriani

Verona, non paga l'affitto e arriva la polizia: per evitare lo sfratto si barrica in casa con i figli

Calci, gomitate e grida: entrambi gli adulti hanno dato in escandescenze lunedì mattina, quando agenti della polizia hanno bussato alla loro porta per sgomberare la casa nei pressi di circonvallazione Oriani a Verona

Nel corso dei mesi le erano stati recapitati avvisi di sfratto e solleciti di pagamento. Era da tempo, infatti, che non veniva saldato l'affitto della casa nei pressi di circonvallazione Oriani a Verona, poco prima di corso Porta Nuova. Comunicazioni che a quanto pare non hanno smosso la donna, 40enne di origine africana della Costa d'Avorio, che vive in città assieme al marito, 59enne ora disoccupato, e i quattro figli, tra cui due minorenni e un 20enne che, a quanto emerso, soffrirebbe di autismo. Due sarebbero stati presenti al momento delle contestazioni. Entrambi gli adulti avrebbero dato in escandescenze lunedì mattina, dopo le 9, quando all'ufficiale giudiziario si sono affiancati agenti della polizia che hanno bussato alla loro porta per sgomberare la casa. La famiglia vive a Verona dal 2002 e nel 2012 era stata sfrattata.

L'uomo, dopo un tentativo di resistenza alle guardie, è stato portato in questura dove è stato denunciato e la donna di è barricata in casa e ha rifiutato di aprire. Sul posto, oltre alle pattuglie delle Volanti, anche un equipaggio dei vigili del fuoco e i sanitari del 118. Attimi di apprensione ci sono stati dal momento in cui la donna si era portata sul balcone e aveva fatto temere un gesto disperato e plateale. Alla fine, verso le 14e30, i poliziotti sono riusciti a convincere la donna ad aprire. È stata portata anche lei in questura per gli accertamenti. La casa sarebbe di proprietà dell'ex onorevole Valentino Perdonà, 100 anni lo scorso 22 gennaio. "In realtà quello di stamattina - precisa la questura di Verona - era solo l’ultimo di una serie di tentativi di dare corso alla procedura esecutiva di sfratto, che è stato eseguito anche grazie all’azienda comunale dell’Agec che, opportunamente sensibilizzata, già dal 24 febbraio aveva messo a disposizione della famiglia una soluzione abitativa alternativa, a Borgo Roma". Non solo, secondo i dati della polizia, la stessa famiglia in passato aveva ripetutamente rifiutato ogni aiuto e intervento da parte dei Servizi sociali del Comune di Verona che aveva programmato un’accoglienza temporanea in una casa famiglia per i minori e la loro madre.

CALCI, GRIDA E DENUNCE - I contrasti ad ogni genere di aiuto, hanno portato così la polizia a intraprendere la procedura di sfratto coatto. E così, lunedì mattina, quando l’ufficiale giudiziario si era presentato nell’abitazione da liberare, il capofamiglia si è nuovamente rifiutato di lasciare l’appartamento e alla vista degli agenti della forza pubblica, chiamati ad intervenire, ha opposto resistenza rifiutandosi di liberare l'alloggio e quando gli agenti hanno tentato di sollevarlo di peso di tutta risposta ha reagito prendendoli a gomitate e calci. Condotto poi in questura è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.

La moglie si è così chiusa nella camera da letto di uno dei figli e ha approfittato per uscire sul terrazzo al terzo piano cominciando a gridare contro tutti i presenti. Inevitabilmente, per garantire l’incolumità della 40enne e dei suoi figli, è stato richiesto e ottenuto l’intervento dei vigili del fuoco e un’ambulanza. Ci sono volute ben 5 ore di mediazione con il funzionario di polizia affinchè la donna si calmasse. Alla fine la donna ha spontaneamente fatto le valigie per abbandonare l’abitazione. La donna avrebbe poi liquidato i poliziotti dicendo di "sapere bene dove andare", ovvero in un altro alloggio di cui non ha voluto dare indicazioni.

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