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Cronaca Centro storico / Via Cappello

Verona, niente rattoppi alla statua di Giulietta forata: dall'estate ce ne sarà una nuova

L'attuale opera di bronzo "in pericolo" per gli eccesivi sfregamenti su seno e braccio andrà in pensione lasciando spazio alla nuova fusione realizzata per il cortile. Il Comune già pensa aiu diritti d'immagine

Una gemella di Giulietta per “mandare in pensione” la più anziana. Sarà completamente sostituita la statua sotto al balcone di via Cappello: niente riparazioni e rattoppi per l’opera che richiama due milioni di curiosi e viaggiatori a Verona, ogni anno. Le "coccole" dei turisti che sfregano le mani sul suo corpo dorato, come segno beneaugurante, hanno creato due fori che si stanno via via allargando, con la possibilità di un cedimento che potrebbe mettere a repentaglio l'incolumità dei visitatori. A lanciare l’allarme era stato Giuseppe Franco Viviani della biblioteca dell'Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere del capoluogo scaligero, che aveva pubblicato la sua testimonianza, sul numero del trimestrale edito dal Club di Giulietta. Uno dei fori deturpa il seno della statua, l'altro è sul braccio destro, senza contare una crepa che scorre lungo il polso della giovane Montecchi. A correre in aiuto all’amata eroina shakespeariana è stato dunque un generoso sponsor, scelto personalmente dal sindaco Flavio Tosi tra una serie di candidati, e per ora Top secret, come spiega L’Arena.

STATUA DI GIULIETTA A RISCHIO PER LE CONTINUA "TOCCATE"

La collocazione della nuova opera dovrebbe già essere disposta per l’estate, quando verrà portato a compimento il progetto di spostamento dell’entrata della Casa di Giulietta. Da via Cappello a piazzetta Navona, Teatro Nuovo. I lavori per la nuova statua dovrebbero avvalersi della collaborazione dell’accademia Cignaroli che possiede il gesso-stampo di Giulietta. L’opera, pensata dallo scultore Nereo Costantini, è stata realizzata e portata a termine da un altro artista, Novello Finotti, e probabilmente dal prossimo anno potrebbe fruttare preziosi introiti dal diritto d’autore (“copyright” in inglese) di cui il Comune non ha mai potuto beneficiare in trent'anni. Con il nuovo accesso, avrebbe spiegato l’assessore all’Edilizia monumentale, Stefano Casali, sarebbe più facile pretendere i diritti di copia su cartoline, souvenir, statuine, piatti e quant’altro. Comprese le foto scattate alla statua di bronzo. Per cui è già stato approvato il pagamento di un ticket, appunto, d’ingresso.

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