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Cronaca

Verona, nasce "InForma Sonno" per le malattie di chi non dorme bene: "Si sottovaluta il rischio"

Il 20% degli incidenti stradali sono dovuti alla "distrazione", termine in cui si devono inserire anche i "colpi di sonno". In provincia di Verona 69 decessi nel 2014: "Molte fuoriuscite autonome e alle prime ore del mattino"

Il 20% degli incidenti stradali che avvengono in Italia sono dovuti alla “distrazione”, termine in cui si devono inserire anche i “colpi di sonno”. È uno dei dati importanti emersi all’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona) nel corso della presentazione di "InFormaSonno", associazione nazionale che ha come obiettivo quello di promuovere, anche in ambito medico-scientifico, la cultura del sonno.

Tramite il primo portale web in Italia sul “mondo del dormire”, l’associazione vuole diventare punto di riferimento per le moltissime persone che nel nostro Paese (si stima che siano 13 milioni, 1 milione nel solo Veneto) soffrono di “cattivo riposo”, con pesanti ripercussioni sulla salute, la qualità della vita e la sicurezza stradale.

“Purtroppo i disturbi del sonno vengono spesso sottovalutati”, dichiara il presidente di InFormaSonno, Gianluca Rossato, neurologo e responsabile del Centro di Medicina del sonno di Negrar. “Il 73% non si rivolge al medico, rassegnandosi a una bassa qualità di vita e sottovalutando le conseguenze sulla salute. Infatti alcune malattie del sonno sono importanti fattori di rischio per patologie a livello cardiovascolare, come infarto ed ictus”.

“Nel 2014 i decessi per incidenti stradali solo nella provincia di Verona sono stati 69 - ha sottolineato il comandante della polizia municipale di Verona, Luigi Altamura -. In diversi casi si è trattato di fuoriuscite autonome dalla carreggiata su rettifili. Una dinamica che lascia presupporre come causa il colpo di sonno del conducente. Molti sono avvenuti nelle prime ore del mattino, ma “di sonno” si può morire in ogni ora del giorno”.

Sull’importanza della prevenzione e informazione su queste patologie è intervenuto anche il presidente nazionale della FAI - Conftrasporto, Paolo Uggè. “Entro il 2015 l’Italia deve recepire una normativa europea che inserisce tra le malattie da segnalare per il rinnovo della patente anche la sindrome delle apnee notturne”. Una patologia che, si stima, coinvolga 3 milioni di italiani e che insieme all’insonnia e alla sindrome della gambe senza riposo è uno dei disturbi del sonno più diffusi.

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