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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Verona, mostra alla Gran Guardia: la Procura apre il registro degli indagati. Due nomi iscritti

L’inchiesta entra nel vivo dopo la famigerata puntata di Report. La polizia giudiziaria e i finanzieri del Gico di Venezia sono entrati negli uffici di VeronaFiere Servizi e all’Accademia “Cignaroli” delle Belle arti

Le indagini erano partite eccome. Sia quelle della Corte dei Conti di Venezia, che attualmente sta accertando se ci siano i presupposti di un danno erariale, sia quelle della Procura di Verona. E ora nel registro degli indagati compare il nome di due persone. Il fatto è ormai quello noto della mostra di pittura dell’artista Barbara Pinna, allestita al palazzo della Gran Guardia praticamente gratis. Questo perché il conto non sarebbe mai stato pagato. I due indagati, che per il momento restano segreti, sono accusati di abuso d’ufficio e quindi tra di loro deve esserci almeno un pubblico ufficiale, sia esso dipendente del Comune o di altri enti statali.

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La casualità ha forse voluto che l’inchiesta entrasse nel vivo alcune settimane dopo la famigerata puntata di Report, su Rai3, in cui il fatto viene raccontato sommariamente. L’11 aprile, quattro giorni dopo la messa in onda, gli agenti di polizia giudiziaria e i finanzieri del Gico di Venezia erano entrati negli uffici di VeronaFiere Servizi e all’Accademia “Cignaroli” delle Belle arti. Si cercano riscontri sulla fattura da 40mila euro che l’ente avrebbe inviato all’Accademia per l’allestimento, da fine agosto a fine settembre 2013, per la mostra di Pinna, peraltro moglie del colonnello della guardia di finanza di Verona, Bruno Biagi. Come spiega L’Arena,

Il conto non è mai stato saldato come ha rivelato al nostro giornale Stefano Pachera dell'Accademia il 13 aprile. Evidentemente, però, la fattura ha attirato l'attenzione degli inquirenti che hanno rilevato anche il ritardo di otto mesi rispetto alla mostra dell'artista, allestita alla Gran Guardia. Ieri è stata poi smentita la voce di una perquisizione nella casa del comandante Bruno Biagi. È emerso, invece, che sono stati mostrati al colonnello alcuni documenti raccolti durante le perquisizioni nei giorni scorsi. Non si conosce l'esito di questi accertamenti.

A dare il via all'inchiesta aveva contribuito anche la trasmissione Report che a sua volta aveva ricevuto una segnalazione anonima. Nella redazione a Roma, era arrivata la lettera di un gruppo anonimo di imprenditori veronesi che segnalava la concessione gratuita della sala della Gran Guardia alla moglie di Biagi. Una denuncia approdata anche alla Corte dei Conti che sta accertando la presenza di un danno erariale al Comune per il mancato introito dell'affitto della sala per la mostra della Pinna.

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