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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Zaia: "Dobbiamo fermare l'ondata di immigrazione e rispettare le comunità locali"

Il Governatore lancia l'allarme sostenendo l'impossibilità di continuare in questa situazione e il pericolo che, in mezzo ai veri disperati, possano arrivare sui barconi anche i terroristi dell'Isis

Zaia alza i pugni contro la nuova ondata di profughi che sta arrivando in Veneto (centocinquanta già arrivati e altrettanti in arrivo). Per il Presidente della Regione va fermato l'incessante afflusso di immigrati dal Nord Africa, che "una volta approdati vengono scaricati come pacchi postali. Questo fatto sta stremando le comunità locali e i sindaci che, al di là della bandiera politica, sostengono in maniera compatta che ormai il limite è stato superato". I sindaci si troverebbero, secondo Zaia, a dover gestire continui arrivi di decine di profughi, senza ricevere aiuto e con poco preavviso. "E' ora che tutti si rendano conto che - continua Zaia - non si risolve il problema gettando qua e là esseri umani sfruttati dai mercanti di uomini". "Inoltre non è da sottovalutare nemmeno il rischio di terrorismo, dal momento che i barconi sono gestiti dai criminali del cosiddetto Califfato. Su queste imbarcazioni, dunque, in mezzo ai disperati potrebbero nascondersi tranquillamente dei terroristi", ha aggiunto Zaia. Nell'attesa che si trovino soluzioni adeguate per impedire "un'invasione silenziosa", il Governatore invita a impedire in ogni modo la partenza di barconi dalla Libia, e a riflettere sul fatto che "è necessario portare un aiuto ai veri disperati a casa loro prima che finiscano nei tentacoli dell'Isis".

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