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Cronaca Stadio / Piazzale Olimpia

Verona, lancio di bottiglie, striscioni e insulti. Alta tensione tra tifoserie di Hellas e Napoli

Funziona il "cordone di sicurezza" al Bentegodi che impedisce alle fazioni di "toccarsi". Scambio di parolacce e sfottò ugualmente onnipresenti. I tifosi azzurri: "Solo a Verona l'aria è così pesante"

Si temeva dovesse scoppiare il finimondo ma, a parte qualche piccolo screzio e sfottò tra gruppetti di tifosi, tutto sembra essere andato bene. Ampio il numero degli agenti “attivati” per l’occasione, da parte di polizia municipale, polizia di Stato e carabinieri a supporto. A volare sono state soprattutto parole grosse e parolacce prima della partita Hellas Verona - Napoli, giocata allo stadio Bentegodi, domenica scorsa. Una disfatta per i padroni di casa che hanno ceduto il passo agli atleti partenopei di mister Benitez, finendo la partita 0-3. Per qualche attimo si è temuto il peggio, data la fama delle due rispettive tifoserie.

HELLAS VERONA - NAPOLI 0-3 | LA CRONACA DELLA PARTITA

VIDEO: TUTTI I GOL DELLA PARTITA AL BENTEGODI

Dalle testimonianze raccolte sul quotidiano l’Arena, i tifosi napoletani sono stati accolti con insulti scritti con bombolette spray sui muri dei sottopassaggi da attraversare per arrivare alla zona stadio. Il cordone di sicurezza organizzato dalla Municipale sembra aver funzionato e fra le due fazioni la distanza era non meno di duecento metri. Ma se anche non si possono muovere, i tifosi gialloblù avrebbero fatto sentire la propria voce, come spiega il giornale locale:

“Terroni, immigrati, tornate nella terra dei fuochi”

I tifosi azzurri hanno risposto con “animali!” verso gli scaligeri. Poi avrebbero confessato che è a Verona che la situazione appare sempre tra le più pesanti. Non ci sarebbero peggiori rapporti con gli ultras di Bergamo o di Torino. Dichiara un tifoso napoletano che

“ci dicono che siamo sporchi, che puzziamo e che il Vesuvio ci deve lavare con il fuoco. Gli sfottò ci stanno, sono il pepe delle partite, ma qui si offende pesantemente” … “è a Verona, con l'Hellas, che si respira l'atmosfera peggiore. La tifoseria gialloblù è unita e ben organizzata. Ma c'è da dirlo: è razzista nell'anima”

E se dentro lo stadio, nonostante i continui sfottò, i tifosi azzurri sorridono per la prestazione dei propri beniamini sul campo, appena fuori, finita la partita, c’è poco da stare allegri. Dentro sono gli striscioni, con annesso il lancio di alcune monetine, a farla da padroni. In curva Nord compare un "Giulietta il tuo amante è napoletano", in curva Sud c'è "Napoletani figli di Giulietta", che fa riferimento allo striscione ormai famigerato "Giulietta è 'na zoccola". L’intervento del 118 è servito a trasferire in ospedale un tifoso di circa 60 anni che, probabilmente ubriaco, è caduto dagli spalti capovolgendosi sulla ringhiera. Fuori, le bottiglie, seppur vietate, volano e scoppiano sull’asfalto. Alcune bombe carta esplodono e tuonano nei dintorni del Bentegodi. Fortunatamente tutto fila liscio e le Forze dell’ordine riescono a far salire i tifosi partenopei di fretta sui pullman, a scongiurare qualsiasi attrito ulteriore. Centinaia di vigili, carabinieri e poliziotti messi in campo. . Si è fermato due metri più sotto ed è stato portato a Borgo Trento. Sull’Arena, a parlare e a complimentarsi con il lavoro dei propri uomini, è stato il questore Vito Danilo Gagliardi:

“Abbiamo introdotto novità che hanno permesso che tutto filasse via liscio. Per ora l'unico denunciato è un tifoso napoletano che è stato trovato con una mazza da baseball nel baule durante il filtraggio a Verona Nord. Questo servizio non era mai stato fatto prima e visti i risultati, direi che potrebbe diventare una consuetudine. Per una decina di giorni siamo stati in contatto con le Digos delle città da cui sarebbero arrivati i tifosi, ed è stato fatto un ottimo monitoraggio, che ha dato frutti”

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