Beccati con le mani nel sacco. I carabinieri di Verona hanno fermato tre uomini di origine marocchina trovati in possesso di due autovetture e di refurtiva trafugata a numerosi turisti ospitati in alcuni campeggi del lago di Garda. I militari dell'Arma li hanno bloccati e perquisiti, durante un normale servizio di controllo del territorio, rinvenendo sulle autovetture, entrambi rubate nella provincia scaligera, un'ingente quantità di smartphone, profumi, porta chiavi, occhiali da sole e capi d'abbigliamento.

I tre, condotti presso il carcere di Montorio, dovranno rispondere di ricettazione davanti ai giudici del Tribunale di Verona. In particolare i carabinieri hanno fermato il primo malfattore in via San Paolo, nel quartiere di Veronetta, non distante dal luogo in cui era stata rubata l’auto su cui stavano salendo a bordo all’atto del fermo. L’automobile, una Citroën C2, infatti, era sparita nel pomeriggio precedente ai danni di un 24enne di Isola della Scala Dopo aver bloccato il 23enne, i carabinieri hanno perquisito il mezzo, trovando profumi, cellulari, accessori per smart-phones, macchina fotografica e una maglia di calcio per bimbi.

Una volta condotto in caserma il ragazzo e accertato che i cellulari erano stati rubati a persone tedesche, i militari dell’Arma di Verona hanno contattato i colleghi delle stazioni con competenza sul lago di Garda. Proprio mentre erano in corso gli accertamenti, un altro equipaggio della Radiomobile ha fermato altri due marocchini in via Caserma Ospital Vecchio, dove era stata segnalata la presenza di persone sospette nei pressi di un’auto.
Fermati e perquisiti, all’interno di uno zaino sono emersi tre iPhone, un orologio, un paio di occhiali, due macchine fotografiche e una chiave di un’autovettura rinvenuta a pochi metri dal luogo in cui i militari dell’Arma hanno bloccato i due. Le indagini successive, condotte con i colleghi di Bardolino, hanno consentito di accertare che tutto il materiale recuperato dai carabinieri di Verona era stato asportato dal camping "Continental" di via Santa Cristina.

I tre fermati sono stati condotti presso la casa circondariale di Montorio, ove sono a disposizione dell’autorità giudiziaria scaligera.