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Cronaca Monteforte d'Alpone / Via Roma

Verona, intercettato "l'esibizionista della Punto": 5 minorenni le sue vittime in quaranta giorni

Le ragazzine sono riuscite a fornire una sua descrizione accurata e la Municipale si è messa sulle sue tracce finchè non è ricomparso nelle stesse zone in cui aveva "colpito" poche ore prima. Denunciato

In poco più di un mese ha totalizzato cinque “vittime”. O sarebbe meglio dire “traumatizzato”. Si perché l’uomo rintracciato dalla polizia municipale di Monteforte era conosciuto come “l’esibizionista della Punto bianca”. O almeno in questo modo si era sparsa la voce in città e nei dintorni. Le sue gesta sono state ripetutamente denunciate alle Forze dell’ordine e dopo 40 giorni si è arrivati all’epilogo lieto. Le indagini che hanno portato a bloccare il 40enne, residente in un paesino della Bassa veronese, sono partite dalle testimonianze delle vittime. Cinque minorenni, tutti affiancati in auto tra le stradine che collegano la scuola media, la pista ciclabile in area Tamagni e gli impianti sportivi.

Loro hanno raccontato di essere stati avvicinati dall’uomo che, con la scusa di chiedere informazioni a bordo di una Fiat Punto di colore bianco, li aveva fatti avvicinare di modo che vedessero che, seduto in auto, non indossava pantaloni né mutande e mostrava orgogliosamente i propri genitali. Comprensibile lo spavento delle ragazzine (una di quinta elementare, una di seconda media e una di terza media). Altre due erano state “arpionate” ma non erano cadute nell’inganno, essendo venute a conoscenza dei fatti accaduti in città. Partendo dal modus operandi praticamente identico, gli agenti della polizia locale hanno cominciato ad indagare. Come spiega L’Arena

Venerdì si sono posizionati ai varchi d'ingresso del paese: l'uomo è arrivato ed è stato seguito per un po' lungo un itinerario che toccava le zone del paese dove erano avvenuti i fatti. Accortosi di essere seguito, ha iniziato a tenere traiettorie ritenute incomprensibili dai vigili che a quel punto lo hanno fermato e invitato al comando. Lui ha acconsentito. È stato predisposto un confronto con le ragazzine vittime degli atti osceni: singolarmente, e senza essere viste, alle ragazzine è stato chiesto di dire se conoscevano qualcuna delle tre persone che vedevano. Tutte hanno indicato la stessa.

Una volta trovatosi davanti al comandante Labianca, l'uomo ha ammesso la sua colpa chiarendo che non aveva intenzione di fare del male e impegnandosi a risolvere il suo problema. La visione dei filmati della videosorveglianza ha già permesso di verificare che nei giorni e negli orari dei fatti l'uomo era in paese.

L’uomo è stato denunciato per atti osceni e la sua posizione è al vaglio del pm Valeria Ardito. Nelle prossime ore potrebbe scattare una misura restrittiva nei suoi confronti.

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