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Cronaca Cerea / Via Roma

Verona, insulta Napolitano e mostra patente "veneta": 51enne denunciato. Aveva chiamato lui il 112

Nei guai in un paese padovano un veronese di Cerea. Era in bici e aveva chiamato i carabinieri perchè riteneva di essere stato offeso da alcune persone di colore. Alle contestazioni dei militari è andato su tutte le furie

Aveva chiamato i carabinieri perchè voleva denunciare alcune persone di colore che l'avevano insultato ("Sei un razzista" gli avrebbero rimproverato mentre scendeva dal treno in stazione). Questo quello che ha sostenuto un 51enne di Cerea che, tuttavia, come si suol dire, "è passato dalla parte del torto". L'uomo infatti, al momento del riconoscimento e rilascio delle generalità richieste dai carabinieri di Tombolo (Padova) allo scalo ferroviario di Fontaniva, ha esibito una patente da "venetista" anche se era in bicicletta. Un documento non valido e rilasciato dalla "Confederazione veneta" con tanto di simbolo formato dal Leone di San Marco della Serenissima Repubblica di Venezia.

Non contento di ciò che gli hanno risposto i militari (e cioè che la patente non risultava un documento ufficiale) si è infuriato e ha continuato a rivendicare la sua appartenenza alla Repubblica veneziana piuttosto che a quella italiana. Tra una parola (come slogan "Viva San Marco" e l'autoproclamazione di "prigioniero di guerra") e l'altra si sarebbe anche fatto "sfuggire" qualche insulto allo Stato italiano e alla persona del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. A quel punto i militari non hanno potuto far altro se non "invitarlo" in caserma per formalizzare la denuncia di vilipendio alle massime cariche dello Stato. La sua bicicletta recava due bandiere della Serenissima e un cartello con la scritta "Tanko si, indipendensa W.S.M.".

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