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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Via Roma

Verona, inesistenti commesse da migliaia di euro, Rolex d'oro e anelli di lusso: orafo nei guai

Il 33enne professionista dei metalli preziosi avrebbe truffato due clienti richiedendo quasi 30mila euro per l'acquisto di fantomatici gioielli. Si sarebbe intascato poi orologi e merce di proprietà di altre tre persone

Si sarebbe intascato un Rolex in oro, modello “Daytona”, da 9mila euro, anelli in oro bianco da 4mila e molti altri gioielli. E’ quello che sostiene la Procura di Verona, che ha accusato di appropriazione indebita e truffa un orafo veronese, Fabrizio Cecchetto, 33 anni. Cinque le vittime potenzialmente raggirate tra settembre e dicembre del 2011. Tutte gli avrebbero chiesto di rivendere i monili. In realtà, secondo il pm Giorgia Bonini, lui si teneva tutto. Il professionista dei metalli preziosi è comparso giovedì davanti al giudice Livia Magri che l’ha condannato a un anno e due mesi di reclusione (pena sospesa). Dovrà obbligatoriamente risarcire tre delle cinque persone, truffate in due diverse occasioni.

Migliaia e migliaia di euro il valore della merce, che prevedeva anche un crocefisso in oro e rubini con l’effige di Cristo e un anello con smeraldo. In più sarebbe anche responsabile, come spiega il Corriere Veneto, di una truffa: aveva chiesto, ad altri due clienti, 13mila euro in contanti e sette etti di oro, valore 15mila e 500 euro, per pagare una serie di anelli. La ricostruzione ha accertato che si trattava di una falsa commessa, escogitata per arrivare ad intascarsi banconote e metallo prezioso. Il suo avvocato difensore aveva chiesto l’assoluzione dell’orafo perché, secondo i suoi calcoli, sarebbe stata una questione da spostare dal Tribunale penale a quello civile.

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