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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Via Matozze

Inceneritore di Ca' del Bue, Pd contrario al suo inserimento nello Sblocca Italia

Gli esponenti veronesi del Partito Democratico hanno scritto una lettera al ministro dell'Ambiente e alla Regione Veneto per evitare che il termovalorizzatore di Ca' del Bue sia considerato strategico

Secondo il decreto attuativo Sblocca Italia, l'inceneritore di Ca' del Bue è un impianto strategico per lo smaltimento dei rifiuti in Italia. In molti sono contrati alla riattivazione del termovalorizzatore e anche al suo inserimenti tra gli impianti strategici del decreto. In una nota stampa, il Partito Democratico di Verona comunica di aver scritto una lettera proprio per togliere Ca' del Bue da questo elenco:

Il Partito Democratico di Verona ha inviato al Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, al direttore generale del Ministero dott. Mariano Grillo, al Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ed all'Assessore Regionale Gianpaolo Bottacin una lettera con la quale chiede di eliminare dalla bozza di decreto attuativo dell'art. 35 dello Sblocca Italia il nuovo impianto di incenerimento previsto in Veneto.

"Lo scenario delle migliori tecniche approvato dal Piano Regionale dei Rifiuti dimostra numeri alla mano che Cà del Bue non è necessario perchè non esiste in Veneto un fabbisogno di rifiuti tale da rendere utile ed economico il suo utilizzo. " afferma Alessio Albertini, segretario provinciale del PD. "Per questo motivo - prosegue Albertini - la Regione Veneto dovrà dire chiaramente in Conferenza Stato-Regioni che Cà del Bue non serve e va stralciato dalla bozza di decreto in discussione. Va chiarito che sul tema degli impianti di termovalorizzazione il Governo esegue ciò che le Regioni gli indicano: se Cà del Bue non verrà eliminato dallo Sblocca Italia, la responsabilità sarà esclusivamente della Regione Veneto e non certo del Governo"-

"Secondo lo scenario "Migliori Tecniche" contenuto nel Piano Regionale dei Rifiuti, risulta evidente l'inutilità di un ulteriore inceneritore in Veneto" conferma Diego Zardini, deputato veronese. "Se si aggiunge che il Piano Regionale stesso prevede una percentuale di raccolta differenziata al 76% entro il 2020 e una valutazione della popolazione residente in Veneto nei prossimi anni che è esagerata rispetto alla realtà odierna, non si possono avere dubbi sull'inutilità dell'impianto proprio per mancanza di rifiuto da bruciare. Abbiamo portato a conoscenza il Ministro della questione, ma è chiaro che di fronte alle indicazioni della Regione Veneto il Governo non potrà che adeguarsi. Zaia dia seguito al Piano dei Rifiuti che ha approvato in chiusura del suo mandato e chieda al Governo di eliminare Cà del Bue dal decreto in approvazione".

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