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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Verona, il maltempo estivo mette in ginocchio la lirica in Arena: metà delle serate sospese o in ritardo

Spettacoli cominciati anche dopo un'ora e 20 dall'orario stabilito, altri interrotti e ripresi dopo la pioggia (ma gli spettatori rimangono seduti): metà dei biglietti di giornata invenduti. Così come al Teatro Romano

Chi ha già prenotato le vacanze mastica amaro. Chi le deve ancora prenotare potrebbe invece essere avvolto da un misto di sollievo e rabbica. Questo perché l’estate, come si dice, “stenta a decollare”. Dopo un inverno tutto sommato mite e una primavera che aveva temperature autunnali, la stagione più calda gioca brutti scherzi a vacanzieri e amanti della tintarella ma anche ad albergatori, negozianti. E organizzatori di eventi. I più importanti dei quali fanno capo all’Arena e al Festival lirico. Gli appassionati corrono ancora numerosi e in alcuni casi si registra un lusinghiero “tutto esaurito” ma è innegabile che la delusione sia alta dato che su 25 serate di spettacoli almeno la metà ha avuto problemi di maltempo. Se a giugno era ipotizzabile qualche acquazzone, luglio è stato un vero e proprio disastro. Così si viene a sapere che almeno quattro serate in Arena sono state sospese prima della fine dello show, altre quattro sono state interrotte e poi riprese e sette sono cominciate in ritardo, “slittate” ad attendere che il tempo si rimettesse a posto. Ma gli spettatori, imperterriti, sono rimasti seduti sui gradoni.

I disagi per la pioggia si sono abbattuti anche nelle serate di gala, come quella di Placido Domingo e quella di “Roberto Bolle & Friends” (cominciata con un’ora e 20 minuti di ritardo). Sabato la Turandot di Puccini ha subito un “rallentamento” di circa 30 minuti e inoltre l’opera è stata sospesa prima della fine. Disagi ma non solo, intorte, dato che si contemplano anche incassi mancati. I biglietti di giornata, nella fattispecie, che nei bilanci dei botteghini dell’Arena pesano circa per il 15%. Un bell’ammanco se si traccia il grafico dei biglietti invenduti rispetto all’anno scorso: circa il 50% in meno. E non va bene nemmeno per il Teatro Romano, dove viene da anni messa in cartellone la prosa. Il Festival shakespeariano sta facendo i conti con un dimezzamento dei biglietti venduti. Spiega su L’Arena, il direttore artistico Gian Paolo Savorelli che

«Venerdì ha fatto bel tempo e la sera per "Il Bugiardo" avevamo 1.500 spettatori, praticamente il teatro esaurito; la sera dopo, sabato, con la giornata segnata da temporali e il cielo ancora minaccioso, abbiamo avuto 500 presenze in meno. Sulle quattro serate in cui è andata in scena la commedia di Goldoni, tre sono state segnate dal maltempo: una situazione molto pesante, per quanto per la prosa abbiamo verificato che la media delle presenze è stata di 1.300 spettatori a sera. Ma avremmo potuto avere almeno una decina di serate di tutto esaurito».

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