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Verona, il governo vuole l'eutanasia delle Province. "Tagli del 31% ma ci impongono di garantire servizi"

Secondo i dati del presidente Pastorello, 1 miliardo nel 2015, 2 nel 2016 e 3 nel 2017. Sacrifici che non sono in alcun modo paragonabili a quelli si Comuni e Regioni. Lo dimostrano i dati percentuali: i primi dell'1,40%, le seconde del 3,33

E' stata spedita mercoledì pomeriggio la lettera che il presidente della Provincia di Verona, Antonio Pastorello, ha indirizzato a tutti i parlamentari veronesi per chiedere aiuto sulla “gravissima situazione finanziaria” in cui versano le Province italiane, Verona inclusa. Si tratta di una dettagliata descrizione delle difficoltà in cui l'ente si trova ad operare, dovendo dover garantire servizi all'utenza in presenza di tagli pesanti: 1 miliardo nel 2015, 2 nel 2016 e 3 nel 2017. Tagli che non sono in alcun modo paragonabili a quelli previsti per Comuni e Regioni. Lo dimostrano i dati percentuali: le Regioni avranno tagli per il 3,33% delle spese, i Comuni per l'1,40%, mentre le Province subiranno una decurtazione del 31%.

Spiega Pastorello: “Ho deciso di lanciare questo appello ai parlamentari veronesi perché i contenuti della legge di Stabilità 2015 si configurano come una vera e propria strategia di eutanasia delle Province, disattendendo persino l'articolo 1 della legge Delrio che stabilisce l'individuazione delle risorse necessarie affinché possiamo esercitare le funzioni attribuite. Chiedo ai nostri deputati e senatori di farsi parte attiva nel dialogo con il Governo perché ci ascolti e possa rivedere questo disastroso percorso, probabilmente orientato a 'disfare' la pubblica amministrazione territoriale in Italia. La situazione in prospettiva è gravissima anche perché la legge Delrio ci impone la gestione delle Province fino al completo passaggio ad altri soggetti. Ci sono molti miliardi che mi impediscono l'equilibrio di bilancio fra entrate e uscite, al punto da mettere in pericolo la programmazione 2015-2017. Amministro da decenni il territorio veronese e conosco le necessità in termini di manutenzioni stradali, scolastiche, servizi per l'impiego, controlli ambientali e formazione professionale”.

IL DEPUTATO CINQUESTELLE - A ricevere quella stessa lettera è anche il deputato del Movimento 5 Stelle di Nogara, Mattia Fantinati. Che non ci va certo leggero dopo aver letto l'appello del presidente neoeletto. "Ha ragione Pastorello quando parla di eutanasia. Noi speriamo sia questo l’esito di un percorso che auspicavamo più rapido. Perché le Province rappresentano esclusivamente un poltronificio, le cui competenze rimaste potrebbero essere tranquillamente svolte dai Comuni e dalle Regione: tagliati i costi degli enti provinciali, si libererebbero infatti delle risorse, parte delle quali potrebbero far respirare amministrazioni comunali e regionali. Ci guadagnerebbero i cittadini, i cui denari non verrebbero così sprecati in "carrozzoni" inutili. E ci guadagnerebbe la burocrazia, snellita. Per quanto riguarda infine i dipendenti della Provincia che rischiano il posto di lavoro, sarà mia premura interfacciarmi con i Ministeri competenti per individuare una soluzione volta a riassorbire questi cittadini".

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