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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Via Cadidavid

Verona, Ikea, Esselunga, Adige city. Il futuro di Verona Sud? "Nel cemento. I grandi divoreranno i piccoli"

Il vicesindaco di Verona, Stefano Casali, aveva parlato di rilancio e di business city. Pd e Italia Nostra all'attacco: "Quattro milioni di metri cubi di costruito. Con i centri commerciali che metteranno in difficoltà i negozi esistenti"

"Quando leggo l’ottimismo del vicesindaco Stefano Casali che afferma 'tutti tasselli di un grande progetto di sviluppo. Sarà la business city di Verona, la zona del rilancio economico', spero di essermi sbagliato e che un futuro roseo attenda quelle zone. Poi però leggo i dati, i numeri, e precipito nel più nero pessimismo". A vedere un futuro cupo è Giorgio Massignan, presidente di Italia Nostra, associazione di tutela del patrimonio storico e artistico e naturale. E lo vede in Zai, a Verona Sud, dopo gli ultimi sviluppi sulla vendita dell'area davanti alla Fiera e sulle intenzione della multinazionale svedese Ikea, in zona Cadidavid.

Prende i dati che ha a disposizione, Massignan, per delineare quelle che secondo lui sono le scelte infelici dell'amministrazione sul presunto rilancio commerciale: "Su un’area di 100mila e 500 metri quadri delle ex Officine Adige (si chiamerà Adige City) verranno costruiti appartamenti, uffici, spazi commerciali e un albergo. All'ex Mercato Ortofrutticolo sarà realizzato un nuovo polo commerciale di 8mila 500 metri quadri di fronte alla Fiera. La zona avrebbe bisogno di essere decongestionata e non aggravata di altro traffico. L'ex Manifattura tabacchi sarà recuperata e riutilizza ta come sede di un Polo turistico e congressuale, oltre ad uffici, negozi e un albergo per un totale di 79mila 500 metri quadri. Questione ex Cartiere Verona: sarà realizzata, in un’area di circa 150mila metri quadri, una city con 300mila metri cubi di nuova cementificazione che ospiterà circa 70 negozi, bar, ristoranti, palestre, centri per il fitness e uffici. All'ex scalo merci si sta vanificando l’opportunità di realizzare un grande parco urbano per migliorarne la qualità ambientale dell’intera città. Sono invece previsti il passaggio di una superstrada in trincea, la costruzione di centri direzionali pubblici e un grande parcheggio fieristico. All'ex area Biasi l’intervento prevede un totale di 411mila metri quadri. L'́Ikea ne utilizzerà solo 273mila, meno della metà della superficie, e avrà una potenzialità edificatoria di soli 141mila metri quadrati a destinazione commerciale, mentre accanto ad essa, sorgerà un “Parco commerciale” altrettanto grande: 267mila metri quadri, con capacità edificatoria di 190 mila metri quadrati. Per finire, il progetto Palazzina prevede la costruzione di 53mila metri quadri di edifici adibiti al commercio e alla residenza. In tutto saranno realizzati oltre quattro milioni di metri cubi di costruito, di cui un milione di edifici residenziali e oltre tre milioni tra direzionale, commerciale e alberghiero".

OPPOSIZIONE ALL'ATTACCO - L'opposizione alla visione del vicesindaco Casali sulla business city a Verona Sud è osteggiata da più parti. Stefano Valdegamberi, consigliere regionale veronese di Futuro Popolare considera ciò che Confcommercio aveva sollevato dopo la notizia di acquisizione della catena di supermercati Esselunga, nell'area davanti alla Fiera. Il timore è quello di veder sparire i piccoli negozi. "Qui - accusa Valdegamberi - si stanno solo trasferendo risorse da un posto all'altro e c'è il serio rischio che si crei pregiudizio ad attività già esistenti. Che proprio in un periodo di crisi come l'attuale non dovrebbero dover temere l'arrivo di altre realtà che fanno il loro stesso lavoro. E' evidente, infatti, che l'apertura di nuovi supermercati, che viene concessa solo per fare cassa, non può non avere effetti negativi per le attività commerciali che già ci sono. Così come che se davvero arrivasse Ikea si creerebbero seri problemi alle nostre imprese artigianali".

Non meno duro il Pd, che per voce del capogruppo in Consiglio comunale, Michele Bertucco, torna ad attaccare le scelte del sindaco Flavio Tosi: "Quello che non si salva è la pianificazione urbanistica della città: sullo stesso asse in cui sorgerà il nuovo supermercato (Esselunga, ndr) insistono altri otto mega progetti di centri commerciali. Non si salva l'ex Scalo Merci, che avrebbe dovuto diventare spazio verde di ricucitura per i quartieri di Verona Sud. Oggi Tosi canta vittoria perché può tappare una falla del bilancio comunale, ma che cosa sarà di Verona Sud, dei suoi cittadini, della vivibilità dei quartieri, delle piccole attività commerciali di vicinato quando tutto questo commerciale andrà a regime".

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