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Cronaca Centro storico / Piazza Pradaval

Verona, giovane rischia di non poter avere figli a causa di un presunto errore: 2 dottori a processo

Medico specialista e guardia medica chiamati a rispondere di lesioni personali gravissime nei confronti di un 16enne a cui poi sarebbe stato asportato un testicolo. Secondo l'accusa avrebbero sottovalutato i suoi dolori

Secondo la perizia medica a cui si è sottoposto, il ragazzo che ora ha 16 anni rischia di non poter aver figli. Tutto, secondo l’accusa dei suoi avvocati, perché due medici avrebbero sottovalutato la “torsione del funicolo spermatico” che portò all’irrimediabile necrosi del testicolo. Quando il giovane si rivolse ai dottori di Verona, nel 2010, gli venne diagnosticato un semplice mal di pancia. E quegli stessi professionisti, un 56enne e un 60enne, ora sono chiamati a difendersi dall’accusa di lesioni personali gravissime per non aver effettuato un’operazione che avrebbe scongiurato la lesione permanente che gli potrebbe negare di mettere al mondo dei bambini.

Due giorni dopo il giovane dovette essere operato per l’asportazione di un testicolo. Il giudice ha disposto il processo, che comincerà la prossima primavera. La chiamata al medico per le sofferenza del figlio venne effettuata dalla madre alla pediatra di base. Le raccontò che il 13enne pativa un dolore persistente al basso ventre. Da lì partirono la serie di complicazioni che sfociarono nell’ingresso del ragazzo in sala operatoria. Come spiega L’Arena,

La procura imputa al medico l'aver omesso in quell'occasione «di prendere in considerazione l'even- tualità di una patologia urgente». E ancora: la dottoressa ha omesso anche «di richiedere alla madre di farle visitare il ragazzo, in presenza del dolore addominale acuto» così come lamentato dal ragazzino. C'era poi, segnala ancora il capo d'imputazione, «l'assenza di dati oggettivi che escludessero una patologia seria». Tutti elementi che avrebbero dovuto indurre la dottoressa ad intervenire subito per evitare poi quelle gravi conseguenze poi riportate dal ragazzino. Nei guai, è finito anche il camice bianco in servizio alla guardia medica a Verona quel pomeriggio di quattro anni fa che si recò a casa del giovane e lo visitò. Il pm accusa lo specialista di aver omesso l'esame dei genitali del ragazzo nonostante lo stesso paziente avesse riferito di un forte dolore al basso ventre. A parere dell'accusa, il medico «si è limitato alla palpazione dell'addome e all'effettuazione di manovre volte a esplorare i reni».

Madre e fratello del paziente si sono costituiti parte civile per il risarcimento dei danni. Il processo comincerà però tra un anno.

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