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Cronaca San Zeno / Vicolo San Bernardino

Verona. Nella Giornata del Deportato la città ricorda Emma Foà, morta ad Auschwitz

La cerimonia in ricordo delle vittime dei campi di concentramento si è svolta alla scuola dell'infanzia di via San Bernardino, dove è stata deposta una corona alla targa in memoria della direttrice didattica veronese

Si è svolta venerdì, alla scuola dell’infanzia comunale “Emma Foà”, la cerimonia in ricordo delle vittime dei campi di concentramento, in occasione della Giornata del Deportato.
Alla commemorazione hanno partecipato il consigliere incaricato per i Rapporti culturali con le associazioni religiose, il presidente Anpi di Verona Raul Adami e le autorità civili e militari della città. Nel suo intervento di saluto, a nome dell’Amministrazione comunale, il consigliere incaricato ha ricordato e reso omaggio alla figura di Emma Foà, una delle vittime veronesi delle leggi razziali, direttrice didattica della scuola materna, che dal 1993 porta il suo nome.
“Donna ed educatrice di grande valore umano e sociale – ha sottolineato il consigliere – Emma Foà riuscì a trasmettere a generazioni di giovani l'amore per i valori ideali che ispirarono il suo insegnamento e la sua intera esistenza: lealtà, onestà, dignità, rispetto per la persona umana. Oggi, dunque, con questa cerimonia in memoria di Emma Foà e di tutti i deportati veronesi, vogliamo ricordare anche le tante vittime innocenti delle leggi razziali e delle persecuzioni. A loro va il nostro pensiero commosso, unito al ricordo di tutti gli inermi e gli innocenti che morirono, vittime incolpevoli della grande follia della guerra”.
Al termine del picchetto militare è stata deposta una corona alla targa in memoria dell’educatrice veronese, deportata ad Auschwitz tra il 1942 e il ’43, a cui dal 1993 è intitolata la scuola dell’infanzia di via San Bernardino 10.

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