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Cronaca Via del Pestrino

Verona, furti e borseggi: il Comune dice "basta". Città circondata da altre 70 nuove telecamere

Obiettivo dell'investimento da 200mila euro è aumentare gli strumenti a disposizione delle Forze dell'ordine per affrontare e fronteggiare fenomeni illegali e microcriminalità, che in quest'ultimo periodo pare abbiano subìto un incremento

Dopo petizioni girate tra commercianti e residenti, lettere al sindaco, proteste e incontri tra i vertici delle Forze dell'ordine, il Comune investe in tecnologia per aumentare quella "percezione di sicurezza" che in città sembra scemare giorno dopo giorno. A Verona saranno installate prossimamente 70 nuove telecamere, ad integrazione delle 100 già esistenti, con una spesa complessiva di 200mila euro, dei quali 50mila stanziati dall’assessorato alla Polizia locale e sicurezza della Regione Veneto.

“L'implementazione è emersa da un'analisi delle richieste e delle segnalazioni pervenute nell'ambito del comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica –spiega il sindaco di Verona, Flavio Tosi – oltre che da consiglieri comunali, presidenti di circoscrizione, comitati di quartiere e singoli cittadini. Il grande impegno delle forze di polizia e delle Forze dell’ordine per garantire la sicurezza ai cittadini è molto spesso vanificato da un quadro normativo debole, che verrà ulteriormente peggiorato dalle recenti proposte di depenalizzazione dei reati “lievi” presentate dall’attuale Governo”.

“Anche se le risorse a disposizione sono notevolmente diminuite – dice l’assessore regionale Massimo Giorgetti- per la Regione il tema della sicurezza rimane centrale: per il 2014 infatti è stato stanziato 1 milione di euro per i progetti di videosorveglianza presentati dai comuni del Veneto”.

LE TELECAMERE - Le 70 nuove telecamere per il monitoraggio video a tutela della sicurezza urbana e di quella stradale allargheranno l'area controllata fino ad oggi, legata principalmente a centro storico, piazzale della Stazione ferroviaria, Veronetta e principali incroci cittadini. L'estensione riguarderà le aree più periferiche della città: Stadio, Veronetta, Saval, Mizzole, Bassona, Borgo Nuovo, San Massimo, Santa Maria in Stelle, Cà di David, Pestrino, San Michele e Borgo Venezia. Obiettivo di questa implementazione è aumentare gli strumenti a disposizione delle forze dell'ordine per affrontare e fronteggiare fenomeni illegali e microcriminalità, che in quest'ultimo periodo pare abbiano subìto un incremento generando una sensazione di insicurezza diffusa. Le 70 nuove telecamere saranno gestite sulla stessa rete di videosorveglianza già attiva a Verona: saranno così 170 i punti a disposizione di polizia municipale e forze dell'ordine per indagini, monitoraggi e accertamenti preventivi. A queste si aggiungono altre 32 telecamere cosiddette specializzate, dedicate a compiti specifici quali sorveglianza della zona a traffico limitato, delle corsie bus, dello scarico irregolare dei rifiuti e dei veicoli in transito (targa system) con verifica diretta di copertura assicurativa e compendio furto. Grazie alla tecnologia utilizzata il punto di installazione della singola telecamera diventa un punto di distribuzione di altri servizi, quali ad esempio il wi-fi gratuito Guglielmo o altri servizi di connettività.

"Il progetto videosorveglianza 2015, pur in un contesto generale di spending review e forte riduzione delle risorse economiche disponibili - spiega il comandante della polizia muncipale, Luigi Altamura- mira ad affrontare le richieste provenienti dai quartieri periferici, aumentando la tecnologia disponibile con apparecchi digitali che permettono di leggere targhe e definire particolari utili alle indagini delle Forze dell'ordine, nella prospettiva di monitorare le vie di accesso ai quartieri fornendo maggiori occasioni di prevenzione e strumenti di repressione nei confronti di reati e comportamenti illegali”.

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