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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Via Noris Enrico

Infuria lo scontro tra Flavio Tosi e Michele Croce sullo scandalo Agec

Il sindaco replica alle parole comparse sul blog dell'ex presidente: "Non prendo lezioni da chi ha fatto le sue denunce dopo che gli è stato chiesto di pagarsi l'ufficio". La risposta però arriva subito: "Prima ho presentato gli esposti e poi mi hanno cacciato"

"Sandro Tartaglia ha goduto della fiducia di tutti, è in Agec prima ancora che io diventassi consigliere comunale, nel 1994. Fu nominato direttore generale durante l´amministrazione Sironi e fu riconfermato da Zanotto e infine dal sottoscritto. A chi mi rinfaccia un atteggiamento sobrio ricordo che si tratta di un lavoratore non di un politico, per cui il rispetto da un punto vista umano gli è dovuto e per giudicare è meglio aspettare la fine della vicenda giudiziaria". Sono le parole rilasciate dal sindaco Flavio Tosi alla stampa locale in merito alla tempesta giudiziaria che si è abbattuta sull'Agec.

Dal suo blog l'ex presidente dell'azienda comunale Michele Croce aveva ieri attaccato l'amministrazione comunale chiedendone le dimissioni e il primo cittadino scaligero ha subito risposto: "Non prendo lezioni da chi ha fatto le sue denunce dopo che l´intero Cda dell´Agec gli aveva chiesto di rifondere i soldi spesi per rifarsi l´ufficio... Io, in quattro anni e mezzo, non ho cambiato nemmeno una sedia. Se non ci fosse stata quella vicenda lui sarebbe ancora presidente".

Sulle questione del cibo dato ai bambini nelle mense, che fatto infuriare la popolazione veronese il sindaco dice: "Molte segnalazioni di disservizi ci erano giunte prima degli arresti e avevamo inviato all´Agec l´elenco delle criticità affinché diffidasse la ditta incaricata. Nell´ultima riunione di Giunta avevamo anche istituito una commissione ispettiva formata da Comune e Agec per fare le opportune verifiche".

Ma tornado a Michele Croce, la pronta replica non tarda ad arrivare e, tramite il suo blog "Verona Pulita", attacca subito le parole del sindaco: "Prendo atto che in un momento così drammatico per la città il Sindaco ha trovato il tempo di preoccuparsi di una replica a me piuttosto che dei gravissimi problemi che ci affliggono in conseguenza della bufera Agec.Tuttavia è assolutamente falso che io sia stato “cacciato” prima ed abbia presentato gli esposti poi; é vero il contrario, cioè che prima ho presentato gli esposti e dopo due settimane sono stato defenestrato; le parole sono una cosa ed i timbri ed i protocolli – che dimostrano come sono andate realmente le cose – sono un’altra. D’altro canto lui stesso ricorderà che doverosamente inoltrai i medesimi esposti anche a lui; sappiamo tutti in quale “considerazione” sono stati tenuti. E comunque tutta la vicenda delle presunte eccessive spese per gli uffici nacque solo dopo che avevo iniziato a chiedere una serie di chiarimenti su vicende opache, e dopo che non mi ero accontentato delle risposte evasive ricevute. Ogni ulteriore parola di commento sarebbe superflua. C’é solo da auspicare che per il futuro vengano dedicate meno energie alle polemiche e più alla soluzione di vicende in relazione alle quali i cittadini sgomenti chiedono risposte concrete. Non posso che ribadire pertanto la richiesta di immediate dimissioni. Chiudo con due domande: domani chi effettuerà il servizio di mensa nelle scuole? Quanta “sabbia” ancora dovranno mangiare i nostri bambini?".

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