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Cronaca Dolcè / Via Colombarola

Si fingono due tecnici di Agsm per svaligiare una casa ma vengono messi in fuga

Al campanello di via Colombarola 171, intorno alle 10 del mattino, hanno suonato due individui affermando di dover avvertire le famiglie che l'acqua corrente era inquinata dalla presenza di mercurio

Una "recita" messa in piedi da un gruppo di malviventi è stata sventata a Dolcé grazie alla presenza del pastore tedesco della padrona di casa, che ha messo in fuga i ladri. 

Sonia Cenci era da poco andata al lavoro quando è stata avvisata dal figlio 19enne Maycol, che due strani tipi si erano presentati a casa loro, in via Colombarola 171, affermando di essere due tecnici Agsm che avevano il compito di avvisare le famiglie di non utilizzare l'acqua corrente perché inquinata dal mercurio. Il ragazzo, in casa con la nonna, si è però immediatamente insospettito, in quanto i due non vestivano una tuta da lavoro e si tenevano in contatto con un altro uomo via walkie talkie. Nella zona di Dolcé inoltre si sono verificati diversi furti negli ultimi giorni e questo ha fatto salire il livello di attenzione. 

L'anziana però ha scelto di far entrare uno dei individui, quello più magro, che dapprima ha chiesto una tazzina e poi vi ha messo dentro l'acqua facendo finta di analizzarla, commentando a voce alta l'alto valore d'inquinamento. Intanto Sonia, che fa parte della Protezione Civile di Dolcè, dopo il racconto telefonico del figlio si è subito recata dai carabinieri di Peri, che a loro volta hanno immediatamente avvisato i militari di Caprino, da dove è partita una pattuglia della Radio Mobile. Nel frattempo, nell'abitazione di via Colombarola, il finto tecnico ha preso Maycol alle spalle, costringendolo a svuotare armadi e cassetti nella speranza di trovare gioielli o denaro. "Ma non c'era nulla di quello che cercava, - afferma Sonia al quotidiano L'Arena - né denaro perchè non ne tengo in casa, né gioielli, perchè sono stata già derubata e non ho più nulla". Dietro una delle porte dell'appartamento però, il malvivente ha trovato una sorpresa che non si aspettava: "Quando ha aperto la porta della cameretta, la mia cagna, un pastore tedesco, gli si è avventata contro, azzannandolo alla caviglia. I ladri sono perciò scappati". 

Ma la fuga non si è conclusa bene per tutti. Maycol infatti è salito in sella alla sua bicicletta ed ha provato a seguirli, perdendoli momentaneamente di vista, fino a quando non ha notato l'uomo che lo braccava alle spalle nell'appartamento davanti alla chiesa del paese. Il 19enne si è subito scagliato contro questo riuscendo a bloccarlo. Subito dopo poi sono giunti gli agenti della polizia locale di Dolcè e i carabinieri del Radio Mobile di Caprino che hanno catturato il finto tecnico.

R. A., italiano pluripregiudicato originario del nord Italia, colto in flagranza di reato per tentata estorsione, è stato portato al carcere di Montorio, dove aspetta di essere processato per direttissima. I due complici sono invece riusciti a fuggire a bordo di un'auto. 

Intanto per invitare la cittadinanza a collaborare il più possibile con le autorità, il sindaco Massimo Adamoli ha inviato la descrizione del veicolo dei fuggitivi a tutti i suoi contatti in paese, via Whatsapp, invitandoli ad avvisare polizia e carabinieri in caso venisse avvistata. Le forze dell'ordine non restano comunque con le mani in mano e sperano di poter agguantare al più presto i malfattori. "Sono molto amareggiata - conclude Sonia, rientra in fretta a casa e trovando ancora li i criminali - ma anche molto riconoscente a polizia e carabinieri per la loro tempestività. Quei tizi sono stati aggressivi e violenti: prima di andarsene mi hanno anche minacciata".

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