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Cronaca Stazione / Piazzale 25 Aprile

Ex pugile prende a pugni un uomo fino a renderlo quasi cieco da un occhio: rischia 12 anni

La rissa si scatenò al chiosco dietro il Tempio Votivo di piazzale XXV Aprile a Porta Nuova. Infuriato, l'uomo ha colpito ripetutamente al volto e al corpo la sua vittima, che ha lanciato l'allarme al 112

Lesioni personali gravissime. Questa l'accusa che pende ora sul capo di un ex pugile veronese di 53 anni, che rischia una pena che va dai 3 ai 12 anni di carcere. 
Il 12 febbraio 2014, intorno alle 21.30, l'uomo si trovava nel chiosco dietro il Tempio Votivo di piazzale XXV Aprile a Porta Nuova, dove nacque un'accesa discussione tra lui e un romeno di 49 anni. I carabinieri poi spiegheranno che si trattava di una lite nata da futili motivi, in luogo frequentato per larga parte da tossicodipendenti e soggetti con precedenti penali. Il 53enne rientra a pieno titolo in questa seconda categoria, fatto sta che si è accanito come una furia sull'avversario, colpendolo ripetutamente al corpo e al volto. Quest’ultimo avrebbe cercato di mettersi al riparo, nascondendosi nel chiosco, mentre gli altri presenti cercavano di calmare l'ex pugile residente in città. Gli sforzi dei presenti però sono risultati vani e alla fine il romeno è stato costretto a chiamare le forze dell'ordine. Sul posto arriva nel giro di poco tempo una pattuglia del 112, ma questa mossa non ha fatto che adirare ulteriormente il 53enne, che all'avvicinarsi dei militari, ha sferrato un violentissimo pugno al malcapitato, colpendolo all'occhio con la nocca del dito medio alzata per provocare un danno maggiore. Al loro arrivo i carabinieri bloccano e identificano l'aggressore, mettendo fine al pestaggio. 
Dai successivi controlli è emersa così la sua fedina penale, che racconta di molti altri fatti violenti a partire già dal 1993. Gli accertamenti sulla vicenda poi sono proseguiti con l'ascolto delle testimonianze, mentre il 49enne è stato sottoposto alle prime cure: inizialmente si temeva che potesse perdere l'occhio e dal referto emerge una lesione permanente della vista. Secondo i medici infatti, la vittima non tornerà mai più a vedere come prima. 
Questo non fa che aggravare la posizione dell'ex pugile, che vede l'accusa sul suo capo tramutarsi da da lesioni personali a lesioni personali gravissime. Anche in ragione di questo, e del passato violento dell’aggressore, nei giorni scorsi è scattata l’ordinanza di arresto e custodia in carcere per il 53enne. Sarà il giudice a decidere ora: rischia dai 3 ai 12 anni.
La pena più pesante arriverebbe qualora venisse deciso il danno permanente a un senso e quindi una malattia “insanabile”. L’ex pugile si era reso protagonista anche di un violento episodio nel 2011 quando, all’interno di un bus veroneseaveva minacciato di morte il conducente brandendo un coltello in seguito ad un battibecco e, mentre stava per scendere, furioso, aveva sferrato anche un pugno in volto a un passeggero.

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