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Cronaca via Tribunale

Verona, esclusa dall'eredità del fratello decide di falsificare il testamento: ultra80enne in tribunale

La vicenda ruota attorno al lascito di terreni e denaro, un piccolo patrimonio, di un veronese deceduto due anni fa. Erede universale era stata indicata una Fondazione che si occupa di ricerche sul cancro

Ai due testamenti legali se n’è aggiunto un terzo, totalmente falsificato. Questo per arrivare a mettere mano a parte dell’eredità. È la vicenda che ruota attorno al lascito di terreni e denaro, un piccolo patrimonio, di un veronese deceduto due anni fa. Erede universale era stata indicata una Fondazione che si occupa di ricerche sul cancro. La sorella ultraottantenne, alla notizia del testamento compilato 20 anni prima, non si era data pace e aveva così compilato di suo pugno un documento, sfruttando la somiglianza tra la sua calligrafia e quella del fratello. Una serie di “altre volontà” per far restare il patrimonio alla famiglia. L’anziana però venne scoperta al termine delle indagini partite dalla denuncia per falso presentata dalla Fondazione.

La vicenda si è conclusa, come spiega L’Arena, mercoledì scorso, con il patteggiamento tra l’avvocato difensore e il pm. Otto mesi di pena (sospesa) calmierata dal fatto che nel frattempo era emerso un nuovo testamento, più recente, nel quale il patrimonio veniva suddiviso tra i parenti e l’ente, non menzionato, perdeva qualsiasi diritto. Il testamento precedente diventava di fatto “nullo” ma la falsificazione del documento terzo è restata. Un accordo è comunque arrivato a mettere pace tra tutti i contendenti: all’anziana e ai nipoti sono rimasti i terreni, il denaro è andato all’ente di ricerca.

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