Verona, eroina in vendita nel chiosco dei fiori del cimitero monumentale: arrestati marito e moglie

Eroina al posto dei fiori. Non vendevano solo crisantemi, tulipani e calle, i due coniugi arrestati dai carabinieri di Verona. La coppia, in attività in un chiosco davanti al cimitero monumentale, riforniva anche i tossicodipendenti della città di droga. A seguito di numerose segnalazioni sul sospetto andirivieni di tossicodipendenti nella zona, i militari dell'Arma hanno scoperto che sotto la copertura dello smercio dei fiori per le tombe dei defunti, i due, un 40enne e una 36enne cedevano eroina che veniva poi consumata dagli stessi acquirenti in un magazzino sotto il chiosco. I titolari dell'attività, la più vicina a via Torbido, anch'essi tossicodipendenti, in realtà di fiori ne vendevano molto pochi, a quanto risulta dalle indagini. Gli orari di apertura e chiusura erano raramente rispettati e per la maggior parte del tempo il chiosco rimaneva chiuso. Poche, inoltre, le piante in vendita ritrovate sul luogo di lavoro. All'interno erano così soliti ritrovarsi alcuni tossici della zona che compravano la dose quotidiana e la consumavano in loco. Una stanzina nel seminterrato fungeva da saletta per l'eroina.

I carabinieri hanno fermato i due approfittando di una disattenzione di un cliente che, presa la droga, anzichè recarsi nel magazzino, si è allontanato per recuperare il casco della moto, senza sigillare la porta dietro di se'. La droga svelata durante la perquisizione di due tossicodipendenti ritrovati all'interni del chiosco ha fornito da prova alle attività "collaterali" della coppia. I due coniugi, finora incensurati, sono stati arrestati e portati davanti al giudice. Hanno patteggiato la pena con una multa da 6mila euro e sono stati rimessi in libertà.