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Cronaca Nogara / Via Roma

Verona, emorragia alla testa di Laura: scatta l'allarme. Operata d'urgenza dopo le coltellate

Alla vigilia di Pasqua la 25enne di Nogara è stata sottoposta ad una delicata operazione per "l'esplosione di una vena" sulla nuca. Il suo aggressore, Enrico Sganzerla di Casaleone, ancora in carcere

L’idea era passare le vacanze pasquali a casa. O l’ameno era quello che speravano i genitori. Ma Laura Roveri, all’ospedale da dieci giorni, non solo è rimasta sul letto del “San Bortolo” di Vicenza ma è addirittura stata operata d’urgenza. La ragazza di 25 anni di Nogara è ricoverata dopo l’aggressione a colpi di coltello subita dal suo ragazzo, Enrico Sganzerla, 42 anni, commercialista di Casaleone e con studio a Cerea. Ad una settimana dalla terribile vicenda al disco-pub “Victory” di Vicenza, Laura è stata sottoposta ad un’intervento per l’emorragia di una vena sulla testa, dietro l’orecchio sinistro. Poco distante dalla zona della nuca dove era stata raggiunta dall’uomo. L’ematoma, non riassorbendosi, è invece “scoppiato” e i medici stanno monitorando tutta la situazione. La 25enne è rimasta nel reparto Rianimazione fino a lunedì. La situazione, per ora, resterebbe dunque tranquilla.

Lei è stazionaria ma i medici devono andarci cauti perché complicazioni simili potrebbero ancora verificarsi, anche a distanza di giorni. Le coltellate ricevute alla testa sono state sette. Altre otto in varie parti del corpo. Non sarebbe comunque in pericolo di vita. Laura Roveri è ricoverata dopo aver subito la violenza del suo attuale fidanzato Enrico, che lavora nello studio che porta il suo nome, a Cerea. Ora si trova in carcere e ha scelto di non rispondere al giudice durante l’interrogatorio di garanzia. “Troppo sconvolto”, avevano confessato i suoi avvocati. Diventato gelosissimo e possessivo, il 42enne era più volte entrato in discussione con Laura per il modo di vestire e le sue frequentazioni. In particolare non voleva che andasse a quella festa a Vicenza. E per l’amicizia che lei aveva stretto con un ragazzo “era andato fuori di testa”. A confessarlo è il commercialista stesso, ai suoi avvocati, come spiega il Corriere Veneto:

«Ho fatto una grande stupidaggine, sono pentito, affranto – ha fatto sapere ai suoi legali, Luca Bronzato e Nicola Avanzi, il 42enne residente a Cerea – so solo che sono innamorato di Laura, l'amicizia con l'altro uomo mi ha fatto andare fuori di testa: la verità è che non volevo perderla, temevo mi potesse lasciare. Spero solo che Laura possa perdonarmi e che capisca quanto le voglio bene. Le chiederò presto scusa con una lettera, un messaggio, voglio che sappia quanto mi dispiace»

Sganzerla, dopo il silenzio, sarebbe pronto a collaborare attivamente con il pubblico ministero. E’ accusato di tentato omicidio e di possesso di arma atta a offendere. Quella terribile sera si era portato appresso, da casa, un coltello da cucina. I suoi avvocati lo stanno preparando, così come quelli della controparte sono al lavoro. L’aggravante ipotizzata sarebbe la premeditazione. Perché, come segnala L’Arena, secondo l’avvocato Agron Xhanaj,

«Stiamo mettendo insieme un fascicolo che verrà depositato a breve. Risulta evidente che quello che è successo non è un epilogo casuale, ma era da tempo che l'uomo stava pensando a qualcosa di simile. Abbiamo sentito le persone vicine a Laura e sono tutte concordi nel dire che quello di Sganzerla non è stato il frutto di un impeto d'ira».

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