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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Veronetta / Piazza Isolo

Verona una delle città italiane più economiche per il costo dell'acqua: prima in Veneto

Un'indagine condotta su suolo nazionale da Cittadinanzattiva, ha messo in fila le tariffe dei vari capoluoghi provinciali e quello scaligero risulta essere ben al di sotto della media nazionale

A Verona si beve una delle acque più economiche d’Italia. Nel 2014 una famiglia italiana, composta da 3 persone, con un consumo stimato di 192 metri cubi di acqua, per il servizio idrico integrato (acquedotto e depurazione) ha speso mediamente 355 euro (iva inclusa), contro la cifra di 267 euro sostenuta da una famiglia scaligera.

A dirlo è l’associazione Cittadinanzattiva che nei giorni scorsi ha presentato la 10° indagine nazionale sulle tariffe 2014 del servizio idrico. La ricerca è stata realizzata su tutti i capoluoghi di provincia e Ato nazionali. Dall’indagine effettuata si ricava un costo medio dell’acqua di 0,934 euro al metro cubo (+6,7% rispetto al 2013), seguito dal canone di depurazione e fognatura con 0,762 euro al metro cubo (+5,5% rispetto al 2013), e dalla quota fissa (o ex nolo contatore) che ha un costo medio di 28 euro/annui (+7,7% rispetto al 2013). Le tariffe variano ovviamente a seconda dell’area territoriale di riferimento, le regioni centrali si contraddistinguono in media per i costi più elevati. Secondo l’inchiesta, le tariffe di Acque Veronesi si confermano per l’ennesimo anno consecutivo nella fascia più bassa e favorevole ai consumatori, ben al di sotto della tariffa media nazionale e precisamente al 92° posto sui 117 capoluoghi italiani (le prime posizioni sono occupate dalle città più care).

"Dati importanti, che dimostrano come la nostra società sia efficiente e applichi tariffe contenute – ha commentato Massimo Mariotti, presidente di Acque Veronesi - I numeri della ricerca attestano il capoluogo scaligero tra le città meno costose e dimostrano come il servizio erogato dalla società consortile veronese venga svolto in maniera assolutamente economica rispetto ad altre realtà dell’idrico analoghe o più importanti".

Nella non invidiabile “top ten” delle città italiane dove l’acqua costa di più svettano le città toscane: Firenze, Pistoia e Prato con 563 euro annue, quasi il doppio rispetto a Verona. Il capoluogo più economico è Isernia, dove l’anno scorso una famiglia di 3 persone ha speso 120 euro. A livello regionale, nel Molise la spesa media nel 2014 è stata di 143 euro, in Emilia ed Umbria di 439, nel Veneto di 351 euro. Dallo studio dell’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva risulta che nel 2014 le tariffe veronesi sono state in assoluto le più basse del Veneto. In ordine, seguono Venezia (288 euro), Treviso (307 euro), Belluno (352), Padova (376), Vicenza (391) e la più cara, Rovigo (475 euro). Un aspetto sicuramente interessante è infine quello relativo alla dispersione delle reti idriche nazionali: nel nostro paese in media il 37% dell’acqua immessa nelle tubature va sprecata. Il problema è particolarmente grave e sentito nelle aree meridionali, con punte che arrivano a superare anche il 60%. In Veneto le perdite idriche sono al 31%, mentre nel comune di Verona il dato è tra i più bassi d’Italia, il 30%.

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