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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Verona, dopo le ferie ci sono le tasse da pagare: è l'ora della Tasi. Corsa per approvare le aliquote

Scatta la resa dei conti per "contribuire" ai servizi indivisibili: la scorsa settimana i consiglieri in ferie avevano fatto saltare il numero legale. L’aliquota al 2,5 per mille deve passare entro mezzanotte

La variazione delle aliquote Tasi scuote il Comune di Verona. Ciò che sembrava dovesse essere approvato senza tante discussioni in realtà ha creato non pochi grattacapi. Ora a Palazzo Barbieri scatta la resa dei conti sulle quote della tassa sui servizi indivisibili: sarà il Consiglio comunale a dover licenziare le proposte, dopo che la seduta della scorsa settimana era saltata per mancanza del numero legale. L’aliquota è stata fissata al 2,5 per mille. Un tetto stabilito per tutti, dal governo. A Verona infatti il Comune aveva predisposto una maggiorazione dello 0,8 per mille (quindi la Tasi al 3,3) per alcuni immobili come uffici, negozi, fabbriche, capannoni invenduti, teatri. I proprietari pagheranno però solo il massimo del 2,5, mentre la differenza (per loro) andrà ad incidere sull’Imu. La votazione sulla Tasi è stata rimandata per la coincidenza con il periodo di ferie, di presume. Molti consiglieri non erano in aula ed è mancato il numero legale per votare. Martedì il Consiglio comunale deve per forza approvare la misura. Tutto entro mezzanotte per poter presentare la delibera al Ministero delle Finanze. Pena sarà l’aliquota stabilita “d’ufficio” dallo Stato: l’1 per mille per tutti, che comporterebbe una notevole perdita in Comune, come spiegano i quotidiani locali.

LE SCADENZE - La Tasi mira a far contribuire i cittadini su spese come arredo urbano, manutenzione strade, fognature e tubature acqua e illuminazione pubblica. E’ una delle tre componenti della Iuc, imposta comunale unica, che racchiude l’Imu sulle seconde case e i fabbricati, la Tari, che è la componente sui rifiuti e, appunto, la Tasi. A Verona l’assessore al Bilancio, Pier Luigi Paloschi, ha sempre ribadito che si vuole restare nell’ambito dell’aliquota al 2,5 per mille. Il totale delle entrate del Comune con la Tasi sulla prima casa, di regola, non deve superare quanto è stato pagato nel 2012 con la Imu-prima casa. Il limite in città è a 26 milioni di euro. Imu e Tasi “pesano” per quasi 139 milioni a Verona: il Comune spera di incassare 115 milioni da Imu e 24 dalla Tasi.

Si avvicina intanto la scadenza per il pagamento della Tari. Si potrà saldare la tassa in tre rate: il 16 settembre, il 16 ottobre e il 16 dicembre. Il 16 ottobre tocca anche alla Tasi sulle seconde case e su tutti gli immobili diversi dalle prime abitazioni. Il saldo è fissato al 16 dicembre, così come la Tasi sull’abitazione principale. Anche per il saldo Imu tocca alla data di metà dicembre.

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