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Cronaca Stadio / Via San Marco

"Strani movimenti" sotto casa: una donna denuncia il pusher e recupera la droga

Intorno alle 16 di sabato una residente di borgo Milano, ha notato un'utilitaria grigia dalla quale un uomo è sceso per depositare un involucro dentro ad una siepe

Sembra che ormai lo schema collaborativo instauratosi fra l’attenta cittadinanza e i poliziotti delle Volanti, capillarmente presenti sul territorio, stia dando risultati sempre più soddisfacenti. Dopo il caso dello scippatore tallonato dai ragazzi che col cellulare lo hanno indicato al 113, un altro episodio dà un chiaro esempio di come la sinergia fra cittadini e Polizia di Stato possa contribuire a rendere Verona più sicura.

Erano circa le 16 di ieri quando una residente di Borgo Milano ha notato degli strani movimenti svolgersi proprio sotto la sua abitazione. La donna ha riferito di aver visto arrivare un’utilitaria grigia, da cui è sceso fulmineamente un nordafricano che si subito diretto verso una vicina siepe per poi depositarvi un involucro di considerevoli dimensioni ed andarsene. La donna, insospettita, è scesa in strada e, facendo molta attenzione, ha recuperato l’involucro. Una volta rientrata in casa ha chiamato il 113 e nel contempo è rimasta in osservazione riuscendo così a scorgere, sempre in contatto con la Sala Operativa, un altro maghrebino avvicinarsi alla siepe alla ricerca di qualcosa, evidentemente l’involucro sospetto.

Tanto tempestiva la segnalazione quanto tempestivo l’intervento della pattuglia, e così gli Agenti hanno individuato l’uomo ancora nei pressi della siepe e hanno poi recuperato l’involucro dalla residente, appurando così che al suo interno erano effettivamente contenuti quasi 60 grammi di eroina. Alla luce di quanto accertato, Sayah Karim, 30enne tunisino, è stato tratto in arresto per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, mentre sono in corso le ricerche per trovare il suo complice, anche grazie alla segnalazione della targa dell’auto, annotata sempre dalla meticolosa cittadina. È arrivata anche la convalida da parte del GIP di Verona. Stanti la richiesta dei termini a difesa ed il differimento dell’udienza al prossimo 19 giugno, per il tunisino è stata disposta la custodia cautelare in carcere.

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