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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Verona, 12enne trattata da sguattera e molestata dall'uomo di casa: madre e patrigno condannati

Un incubo durato due anni fino a quando il fratellino non si era deciso a sporgere denuncia. La ragazzina era costretta a fare tutte le faccende domestiche e a farsi "lavare" dal compagno della mamma

Un incubo attraversato in famiglia. È quello che giorno per giorno, per due anni, ha vissuto una ragazzina 12enne. Le terribili circostanze degli abusi subiti sono finite in tribunale e riportano una vita giovanissima passata a fare le faccende di casa e presunte violenze sessuali. Evidentemente, come stabilito dalla madre e dal compagno di lei, la figlioletta non poteva dedicarsi ad una vita “normale” da bambina. Niente giochi con gli amici ma lavori domestici, nemmeno telefonate, non poteva uscire. Nella famiglia di veronesi la ragazzini era trattata alla stregua di una “sguattera” e sarebbe stata oggetto delle intenzioni poco pulite dell’uomo che per due anni ha convissuto con la madre. Un incubo, appunto, durato dal 2010 al 2012, periodo nel quale sarebbe stata la madre ad invitare la figlia a farsi lavare dal compagno. E nell’intimità del bagno si sarebbero consumati alcuni abusi. I due adulti, lei di 49 anni, lui di 50, sono comparsi davanti al giudice che li ha condannati rispettivamente a un anno e quattro mesi per maltrattamenti e alla pena ben più pesante di 9 anni per abusi sessuali su minore. L’uomo adesso risulta essersi trasferito all’estero.

La vicenda è stata raccontata alla polizia prima dal fratello maggiore e poi confermato dalla giovanissima vittima. Secondo le testimonianze, la bambina era costretta dalla madre a fare le pulizie in casa, a lavare, a fare, in breve, tutte le faccende domestiche. Per occuparsi della casa, inoltre, non riusciva più ad andare regolarmente a scuola. I particolari del fratellino sono scesi sempre più nell'orrore quando ha confessato che la madre la "consegnava" al compagno per farsi lavare. E non si sarebbe limitato a spugna, acqua e sapone. Tutto mentre la madre rimaneva davanti alla tv. Secondo i terribili dettagli emersi in aula, l'uomo l'avrebbe costretta a farsi toccare e ad avere rapporti orali.

Il Tribunale di Verona aveva disposto la perizia sulla minore per verificarne la credibilità dato che, nel corso del tempo, diverse versioni sono state fornite agli investigatori e agli psicologi infantili. La bambina era arrivata anche a ritrattare tutto, accusando di falsità il fratellino in una lettera alla madre, ma, successivamente, ha invece confermato tutto. Il giudice ha deciso che la mamma dovrà pagare anche 10mila euro a titolo provvisionale mentre il patrigno ne dovrà sborsare 30mila. Nessuno dei due adulti era presente in tribunale alla lettura della sentenza. La ragazzina, che ora ha 16 anni, vive in una casa-famiglia.

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