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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca San Martino Buon Albergo / Via Ca' Vecchia

Verona, il sindaco di San Martino diffida la commissione regionale sulla discarica

L’amministrazione contro i componenti per la Valutazione d'Impatto Ambientale a considerare la delibera di giunta del 2011 come un’approvazione al contestato impianto di stoccaggio dei rifiuti di Adige Ambiente

Con una lettera a firma del sindaco di San Martino Buon Albergo, Valerio Avesani, l’amministrazione comunale ha diffidato i componenti della Commissione Valutazione Impatto Ambientale della Regione a considerare la delibera di giunta del 2011 come un’approvazione al contestato impianto di stoccaggio dei rifiuti di Adige Ambiente. “La diffida – sottolinea il sindaco – vale anche per chiunque voglia utilizzare questi argomenti nel dibattito politico, diversamente agiremo per vie legali”.

Nella lettera viene evidenziato che “nel procedimento Via da parte dell’amministrazione comunale è stato espresso formale dissenso all’ubicazione nel sito di Ca’ Vecchia del nuovo impianto, con numerose osservazioni in merito”. “Nel 2011 demmo un atto di indirizzo a un progetto di riqualificazione completamente diverso da quello in seguito presentato dalla società e che oggi è in discussione. Quella attuale non è una richiesta di variazione, è un vero e proprio nuovo impianto su addirittura un altro sito. Sono due cose estremamente diverse e faremo perseguire coloro che, per propri calcoli, dichiarano a torto il contrario”. Avesani ricorda inoltre che a luglio “abbiamo richiesto un’inchiesta pubblica, uno strumento che consente ai cittadini di partecipare all'esame dello studio d'impatto ambientale, dei pareri forniti dalle pubbliche amministrazioni e delle osservazioni redatte dai cittadini attraverso una conferenza pubblica a cui partecipano le pubbliche amministrazioni, la ditta proponente e la popolazione. Dalla Regione però non abbiamo ancora avuto una risposta in merito”.

Nell’ultimo consiglio comunale la minoranza ha effettuato un’interpellanza che rimandava alla delibera di giunta del 2011 e che è stata smentita con una dettagliata esposizione della sequenza degli avvenimenti dal consigliere Raffaele Perissinotto, incaricato dall’amministrazione comunale di seguire l’inter del progetto. “L’atto di indirizzo fu adottato in occasione di un’osservazione al Pat e riguardò una trasformazione dell’attuale impianto. Si trattò di un procedimento amministrativo differente da quello sottoposto oggi al parere della Via. L’integrazione inoltre è stata presentata oltre i termini previsti e questo ci tutela e ci conforta oltre misura davanti all’applicazione della norma vigente in materia”, spiega Perissinotto, che fino a poche settimane fa era presidente di una commissione comunale istituita all’unanimità in consiglio per seguire la questione di Adige Ambiente.

In seguito i consiglieri di minoranza che ne facevano parte hanno lasciato l’incarico e la commissione è decaduta. “Sono usciti quando hanno capito che la documentazione del Comune era perfettamente in regola e all’insegna della trasparenza. Questo avrebbe limitato la loro attività di disinformazione che stanno portando avanti – continua Avesani -. I consiglieri comunali che si servono della delibera dichiarando il falso rappresentano uno schieramento politico che a Schio, Torino, e anche a Verona con l’allora sindaco Zanotto hanno attivato nuovi inceneritori. Mi chiedo quindi da che pulpito arrivino queste osservazioni”.   
 

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