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Cronaca Centro storico / Piazza Francesco Viviani

Verona, graffiti in centro storico sugli edifici: nei guai writer milanese 19enne

Almeno sette scritte, alcune di dimensioni molto rilevanti, sui muri di un edificio situato tra cortile del Tribunale e piazza Viviani realizzati nella notte tra l’11 e il 12 luglio scorso con bomboletta di vernice

Identificato e denunciato. Finisce nei guai con la polizia municipale e la Procura un writer milanese, accusato di deturpamento di edifici pubblici, con le aggravanti d’aver commesso i fatti per futili motivi, in orario notturno e a viso coperto per tentare di rendersi irriconoscibile. Ad annunciarlo è stato il sindaco Flavio Tosi, con il comandante della polizia municipale, Luigi Altamura.

Si tratta di un 19enne milanese autore di sette graffiti, alcuni di dimensioni molto rilevanti, sui muri di un edificio storico situato tra cortile del Tribunale e piazza Viviani realizzati nella notte tra l’11 e il 12 luglio scorso con bomboletta di vernice. Il giovane è stato identificato al termine delle indagini effettuate dagli esperti della polizia municipale, svolte in collaborazione con i comandi di Peschiera del Garda e Milano e grazie anche ad alcune immagini riprese dalla videosorveglianza cittadina. L’indagine è iniziata lo scorso 13 luglio, quando una pattuglia di passaggio ha notato i muri dell’edificio pubblico pesantemente imbrattati. Da qui la ricerca di informazioni preliminari e l’estrazione delle immagini di una telecamera della zona che hanno fatto immediatamente emergere alcuni importanti elementi. La mattina del 12 luglio una pattuglia della polizia municipale, ancora all’oscuro dell’imbrattamento, aveva controllato ed allontanato da piazza Viviani tre giovani, un veronese, un milanese ed una ragazza di Peschiera, questi ultimi minorenni, che si erano accampati con una tenda all’interno dei giardini di piazza Viviani.

Graffiti spray in centro storico, denunciato 19enne milanese

Con questi elementi, associati alle riprese della videosorveglianza, gli investigatori sono stati in grado di dare un nome alla persona che tra le 2 e le 3 di quella notte era stata ripresa mentre entrava ed usciva dalla tenda, posizionandosi davanti ai muri, poi risultati imbrattati, dell’edificio, dove compiva ampi gesti con un braccio tenendo in mano un oggetto, la bomboletta. Verifiche successive avevano permesso di accertare che proprio il 12 luglio i genitori della ragazza di Peschiera ne avevano denunciato la scomparsa. Tramite la polizia municipale di Milano, che dispone di un ampio archivio di immagini e tag (le "firme" dei writer) e specializzata nell’analisi dei profili Facebook e di altri social network, la Municipale è risucita ad attribuire al 19enne la responsabilità delle scritte apparse in Cortile Mercato Vecchio, poiché contenute nel repertorio standard del ragazzo. Personale specializzato ha già pulito le pareti dell’edificio, i cui costi saranno probabilmente a carico del responsabile. I due minorenni sono risultati estranei ai fatti. Il Comune si costituirà parte civile nel procedimento penale. “Questa operazione  - spiega Tosi - si inserisce sul filone di indagine che ha portato, nel febbraio 2011, all’individuazione, da parte dei carabinieri, di un gruppo di ragazzi minorenni che avevano imbrattato edifici pubblici e privati. Come per quell’episodio, anche in questo caso il Comune chiederà che il risarcimento del danno avvenga attraverso il percorso rieducativo dello svolgimento di lavori socialmente utili. Questo è vandalismo, non certo arte".

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