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Cronaca piazzale Ludovico Scuro

Verona, corsa contro il tempo per partorire: ci si mette il traffico. La madre portata di peso dai militari

Lieto evento e lieto fine per la piccola Marta che rischiava di venire al mondo per strada, a pochi passi dall'ospedale di Borgo Roma. In tangenziale i rallentamenti quotidiano mettono in allarme i genitori. Ma arriva la "Provvidenza"

L’auto imbottigliata nel traffico della tangenziale, al suo interno la coppia di futuri genitori. La mamma è incinta e rischia seriamente di dover cominciare il travaglio su quel tratto d’asfalto che la divide dall’ospedale di Verona. A vestire i panni della “Provvidenza” sono stati tre militari dell’esercito italiano che hanno aiutato la donna portandola di peso nelle sale del Pronto soccorso. Ora la piccola Marta è tranquilla, tra le braccia di mamma Lucia, 28 anni. Sana e coccolata come deve essere, nel letto del policlinico di Borgo Roma. Una storia a lieto fine per la coppia di Badia Calavena, che lunedì mattina, poco dopo le sette, era partita alla volta della città perché, in anticipo di circa un mese, stava venendo alla luce la bimba. La madre aveva cominciato ad avere le doglie e subito è scattata l’emergenza parto. Si erano fondati in macchina, felici ma ansiosi. Non si aspettavano di certo che in quel giorno di lieto evento il traffico avrebbe messo loro i bastoni tra le ruote. In auto cominciano le contrazioni, che diventano regolari e sempre più brevi. In tangenziale però arrivano i rallentamenti alla viabilità. Fanno appena a tempo a fermarsi davanti al parcheggio dell’ospedale che la donna si sente mancare. Non ha le forze per proseguire la camminata fino al Pronto soccorso. È a quel punto che papà Nicola Devogli scorge in lontananza una camionetta dell’esercito. Comincia a gesticolare verso i militari che subito accorrono in aiuto. Come segnala il quotidiano locale, riportando le parole del caporali maggiore Filippo Costanzo, 37enne

«È stato il marito ad allertarci, gesticolava chiamandoci. Poi abbiamo visto la donna a terra e ci siamo precipitati», spiega il caporal maggiore scelto Filippo Costanzo, 37 anni, il militare più alto in grado, protagonista del singolare servizio insieme al primo caporal maggiore Bruno Ruberto e al caporal maggiore Matteo Fallovo, entrambi di 24 anni. «La signora non riusciva più a muoversi», aggiunge Costanzo. I militari l'hanno sollevata e caricata sulla camionetta raggiungendo il pronto soccorso e affidando Lucia ai medici.

Ebbene, Marta è nata dopo pochi minuti. La madre ha raccontato poi che la strada sembrava “infinita” e che quei tre “angeli” in tuta mimetica hanno veramente salvato mamma e figlioletta. A confermare sono stati anche i medici: se non avessero portato Lucia per quei 300 metri la bimba sarebbe nata sul marciapiede di fronte all’ingresso dell’ospedale. Appena in tempo, quindi: poi è arrivato il parto e i fiori. Regalati dai tre “eroi” dell’esercito di stanza a Verona.

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