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Cronaca Centro storico / Piazza Brà

Verona, contributi alle associazioni, l'accusa: "Servono a pigliare voti". Esplode polemica con l'assessore

Scontro nella maggioranza di Tosi su presunti sprechi e "aiuti" a fini elettorali. Papadia contro il collega Lella: "Con che criteri assegna denaro?". Il Pd incalza: "Ora di regolamentare, via all'abo delle associazioni"

"Con il suo accalorato intervento di martedì in Consiglio comunale, il consigliere Papadia ha messo il dito in una ferita che avevamo già evidenziato più volte in passato: in tempi di ristrettezze economiche i contributi a pioggia, su discrezione del singolo assessore o del dirigente, non hanno più ragione di esistere e avallano un sistema di potere diretto a premiare elettoralmente chi lo esercita". Si aggiunge così la voce del Pd e del suo capogruppo in Consiglio comunale, Michele Bertucco (assieme al consigliere Luigi Ugoli) alla polemica sui presunti sprechi di denaro pubblico. Questo all'indomani della dura accusa del consigliere di maggioranza, il tosiano Salvatore Papadia, che durante l'ultimo Consiglio comunale ha puntato il dito contro i colleghi "colpevoli" di aver elargito somme ad associazioni e circoli privati, oratori, con presunte finalità elettorali.

CONTRO L'ASSESSORE - Il riferimento di Papadia è soprattutto all'assessore al Decentramento, Antonio Lella, collega di maggioranza, che si sarebbe prodigato in aiuti attraverso alcune delibere. Come quella di agosto che ha concesso una sorta di "rimborso" ad un'associazione che aveva organizzato il pranzo di Natale 2013. Domanda Papadia: "In base a quali criteri un assessore si assume la responsabilità di assegnare i soldi pubblici a questa o a quella associazione, e con quali criteri? Se poi l' assessore si permette di dare contributi in settori che non sono di sua competenza il fatto è ancora più grave. L'assessore deve allontanare dalla sua persona anche il minimo sospetto di marchetta elettorale. Si tratta di atti fatti con il ciclostile, portati in giunta “fuori sacco” in periodi particolari, lasciando totale discrezionalità al singolo assessore.".

La replica dell'assessore Lella non si è fatta attendere e ha puntualizzato che tutto ciò che è stato fatto sarebbe in linea con il regolamento comunale e che l'elenco dei contributi erogati può essere consultato sul sito internet del Comune, grazie all'operazione "Trasparenza".

"REGOLAMENTAZIONE" - E qui arriva la richiesta del Pd veronese, sul quale lo stesso Papadia non faticherà a trovarsi d'accordo. "È evidente la necessità di mettere mano alle normativa vigente con un nuovo regolamento comunale, più restrittivo. Le regole che cita l'assessore Lella sono corrette, ma risalgono agli anni Novanta, tempi di vacche grasse, e sono proprio loro ad assegnare questa insensata discrezionalità al dirigente o all'assessore di turno togliendo di mezzo ogni altro filtro". Come rivedere tali norme? Il Partito democratico ha la ricetta: "Innanzitutto - spiegano Bertucco e Ugoli -  istituendo l'albo comunale delle associazioni, come ha fatto la Provincia di Verona, e in secondo luogo assegnando un ruolo al Consiglio comunale che attraverso le commissioni competenti dovrebbe garantire la possibilità di trasformare anche i contributi occasionali e discontinui in “mattoni” con cui portare avanti con equità progetti di concreta utilità sociale". Così, come spiegano i democratici, senza creare ulteriori organismi, per quanto riguarda la parte di volontariato, "il Comune si può appoggiare ad una realtà già funzionante, competente e di comprovata affidabilità come il Centro servizi per il volontariato (Csv) che gestisce già i finanziamenti regionali in alcune fondamentali aree tematiche distribuendoli alle associazioni del territorio".

D'accordo con Papadia un altro tosiano di ferro, Vittorio Di Dio che chiede chiarezza anche sulle aziende municipalizzate e in particolare sulla sponsorizzazione delle società sportive. "Perchè soldi a una anzichè a un'altra?".

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